Bologna, 15 maggio 2009
Cari amici,
con la IV Commissione dello scorso 8 maggio si è chiuso il mio mandato amministrativo: eccomi dunque all'ultimo rendiconto sull'attività svolta in Provincia, nei mesi di aprile e maggio, con una appendice sulla situazione politica in vista delle prossime elezioni e sulla mia campagna elettorale.
Come le altre volte citerò sommariamente i temi, rinviando al mio sito (www.andreadepasquale.it) per le argomentazioni e i dettagli. Cinque i punti principali, che elenco a mo' di indice affinché possiate saltare quanto non vi interessa:
1) TRASPORTO FERROVIARIO: INTERRAMENTO BOLOGNA-PORTOMAGGIORE E BILANCIO COMPLESSIVO SU SFM.
2) COME CAMBIA IL TERRITORIO: EX ZUCCHERIFICIO DI ALTEDO, MULTISALA DI IMOLA, E PARCHI EOLICI.
3) TRASPARENZA: MIO SOSTEGNO A LEGGE REGIONALE DI RIFORMA DELLE NOMINE.
4) VERSO LE ELEZIONI: TRA PRIVACY, TRASPARENZA E "PERSONALISMI".
5) PER CHI VUOLE SOSTENERMI: UNA LETTERA DA DIFFONDERE.
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1) TRASPORTO FERROVIARIO: INTERRAMENTO BOLOGNA-PORTOMAGGIORE E BILANCIO COMPLESSIVO SFM
Uno dei miei principali impegni di mandato era la riqualificazione del trasporto ferroviario, e in particolare l'elettrificazione delle linee e l'eliminazione dei passaggi a livello in città (che in zona Massarenti causano veri e propri "infarti" alla circolazione): per questo nel consiglio del 21 aprile ho fatto una interrogazione sullo stato di avanzamento dell'interramento del tratto urbano della linea ferroviaria Bologna - Portomaggiore. La risposta del vicepresidente Venturi (che trovate per esteso sul sito, sotto "miei interventi in consiglio") è positiva, e dice che:
- il contenzioso sorto tra FER e Metropolitana Milanese (incaricata del progetto) è stato composto, e sono state trovate le risorse per l'intervento;
- la fermata ferroviaria a servizio dell'Ospedale S. Orsola è stata inserita, sia pure al grezzo, nel progetto di interramento (e questo, aggiungo, è tutto merito della Provincia, e un poco anche mio...)
- i lavori potrebbero iniziare già nei primi mesi del 2010.
Al bilancio e alle prospettive del
Servizio Ferroviario Metropolitano a fine mandato è stata dedicata l'ultima seduta della
IV Commissione dello scorso 8 maggio, stavolta congiunta con quella del Comune di Bologna, alla quale rimando per i dati. Sinteticamente: se è bene continuare a farsi carico dei disservizi e dei disagi patiti dagli utenti (in 4 anni sono state oltre 20 le sedute della mia Commissione dedicate al SFM: in media 4 all'anno...), è giusto anche prendere atto dei risultati acquisiti, che pure insufficienti, sono tuttavia significativi:
in 5 anni l'utenza è cresciuta da 24.000 a 32.000 passeggeri al giorno, sono state realizzate 15 nuove stazioni, e l'offerta di treni è aumentata di un centinaio di corse al giorno (650.000 km all'anno in più). Ripeto: non siamo ancora arrivati, ma di strada ne abbiamo fatta.
Buone notizie anche sul completamento dell'elettrificazione sulla linea
Bologna - Vignola: sempre il vicepresidente Venturi, rispondendo al consigliere Sabbioni nella seduta del 7 aprile, dice che l'ostacolo al completamento della linea aerea (un fabbricato agricolo) è in via di abbattimento.
2) COME CAMBIA IL TERRITORIO: EX ZUCCHERIFICIO DI ALTEDO, MULTISALA DI IMOLA, E PARCHI EOLICI.
In un Consiglio particolarmente denso di delibere (ben 9...) come quello del 21 aprile, segnalo due Accordi Territoriali di notevole portata urbanistica: quello per il Polo funzionale di Altedo - S. Pietro in Casale (l'area dell'ex zuccherificio), e quello per il nuovo Polo funzionale "Multisala i Imola", di cui trovate maggiori dettagli nelle sedute di
IV Commissione del 9 e 14 aprile.
Segnalo inoltre che il giorno dopo, il 22 aprile, è stata inaugurata la centrale eolica di Casoni di Romagna, con 16 aerogeneratori per totali 13 Megawatt. Negli stessi giorni è stato firmato un protocollo di intesa per la realizzazione di un nuovo impianto, da 30 MW, ai confini tra la provincia di Bologna e quella di Pistoia, nella zona di Cutigliano e San Marcello Pistoiese.
3) TRASPARENZA: MIO SOSTEGNO A LEGGE DI RIFORMA DELLE NOMINE
Un gruppo di cittadini, trasversale rispetto alle forze politiche, tra cui l'ex consigliere regionale Graziano Pini, sta portando avanti una proposta di legge regionale di iniziativa popolare sulla "disciplina delle nomine regionale in enti e organizzazioni" (detti anche Enti di secondo grado o società controllate): trovate il testo e altre informazioni sul sito
riformanomine.wordpress.com Al di là di alcuni toni un po' eccessivi, nella sostanza condivido il progetto di introdurre criteri di maggiore trasparenza nella scelta delle persone da nominare nei consigli di amministrazione (o, a maggior ragione, come amministratori delegati o presidenti) di società ed enti che gestiscono servizi molto importanti per i cittadini. Per questo ho accettato di fare da accertatore nella raccolta delle firme (ne occorrono 5.000, in tutta la Regione, e vanno raccolte entro luglio) e i
nvito chi condivide questa battaglia a mettersi in contatto, attraverso il sito che ho segnalato, con i promotori dell'iniziativa, per consentire la presentazione in consiglio regionale della proposta di legge.
4) VERSO LE ELEZIONI: TRA PRIVACY, TRASPARENZA E "PERSONALISMI"
Mi fa piacere condividere alcune brevi note politiche su come Bologna si sta avvicinando all'appuntamento elettorale.
Vedo bene
Delbono, che restando se stesso (tecnico, economista) sta ottenendo, anche da miei sondaggi personali, un credito anche in ambienti storicamente non propensi al PD. Noto poi con soddisfazione che
alcune sue proposte sembrano riprendere alcune mie storiche fissazioni: penso al biglietto unico per il trasporto pubblico, allo sfruttamento - sempre per i trasporti - dei corridoi ferroviari urbani esistenti (come l'ex linea ferroviaria per la manifattura tabacchi: ma ce ne sono molte altre, come la linea di cintura, ecc), fino addirittura al richiamo ad una maggiore austerity negli "stipendi d'oro" ai manager delle società partecipate (è uno dei punti della legge di iniziativa popolare di cui sopra).
Al di là della vicenda del "corvo", c'è stata nelle settimane scorse una diatriba fuorviante su
diritto alla privacy e
dovere di trasparenza dei candidati a sindaco. Suggerisco in proposito di non confondere i piani.
La salute e gli esami medici sono fatti privati: non dipendono da scelte, non fotografano condotte, e portati in pubblico diventano solo materia di gossip o peggio di esibizione (
"come vedete, sono più sano, giovane, e bello del mio avversario..."). Invece
gli interessi economici, i guadagni e i modi con i quali sono ottenuti, questi sì interessano in democrazia, perché riguardano la condotta, gli interessi e i valori di riferimento del candidato, o anche solo il suo stile di vita, che sicuramente ha ricadute su quello di amministrazione.
In proposito tuttavia ha ragione chi dice che informazioni come queste dovrebbero essere richieste a tutti i candidati e dall'inizio, e non brandite in modo frammentario a poche settimane dal voto. La regola insomma deve essere: su ciò che mi ha dato la natura (salute, inclinazioni personali, ecc.) prevalga la privacy; su ciò che ho scelto e costruito (interessi, relazioni, ecc) prevalga la trasparenza. E dal momento iniziale, ovvero dalla candidatura, non a un mese dal voto.
Una brevissima nota invece sul tema dei "
personalismi" e del "gioco di squadra" nel PD, riemerso a margine della
discutibile ripartizione dei collegi tra candidati "direzionali" e candidati "fai da te".
A metà aprile, quando ho saputo di essere ricandidato al consiglio provinciale, pensavo di poter sfruttare, come 5 anni fa, l'affissione nel mio collegio (dove vivo) per rammentare a chi mi conosce di vista che sono candidato (uninominale, quindi senza concorrenti interni). Quando già mi ero attrezzato per stampare (a mie spese) i manifesti,
scopro che il partito ha deciso di non lasciare questo spazio ai candidati, ma di utilizzarlo per sè. O meglio, di consentirlo ai candidati ai collegi provinciali di fuori città, ma di negarli a quelli in città. Nella discussione che inevitabilmente è seguita, e nella quale sono risultato minoritario (avevate dei dubbi?), ho appreso 3 cose:
- che l'affissione personale non si fa perché non è nella nostra tradizione;
- che ciò che importa per gli elettori è il logo del PD e non la faccia dei candidati;
- che bisogna evitare i personalismi e fare il gioco di squadra.
Al che mi sono sorte 3 domande, che ho esplicitato nel partito:
- essendo il PD un partito nuovo, qual è la tradizione che diciamo "nostra" e a cui facciamo biblico riferimento?
- siamo certi che sia il logo del partito a illuminare le menti e guidare i cuori di elettori disinteressati a facce e storie e persone candidate, e non il contrario?
- come mai l'invito a non personalizzare e a fare gioco di squadra viene sempre da candidati in posizioni o collegi blindati, sicuri e garantiti, ed è normalmente rivolto a chi invece deve arrangiarsi a fare una campagna elettorale in salita, in collegi difficili o in situazioni di alta competizione sulle preferenze?
Non pretendo risposte adesso: ora è tempo di serrare le fila per vincere. Ma dopo il 7 giugno, comunque vada, bisognerà parlarne.
5) PER CHI VUOLE SOSTENERMI: UNA LETTERA DA DIFFONDERE.
Alcuni amici hanno proposto
una lettera a mio sostegno, che si è via via arricchita delle firme di nuovi sostenitori. Ve la propongo perché mi pare che diffonderla possa essere un modo valido per aiutarmi, ricordando che posso essere votato solo nel collegio 12 Massarenti, di cui
trovate mappa e stradario sul mio sito, alla voce "campagna 2009".
Sto anche cercando di organizzare un momento di confronto diretto con chi di voi desidera incontrarmi di persona prima delle elezioni: dovrei farcela entro fine mese, la prossima settimana dovrei mandarvi l'invito.
Un caro saluto a tutti, e buon fine settimana
Andrea De Pasquale
consigliere provinciale del PD
presidente IV Commissione "Pianificazione - Trasporti - Viabilità"
Provincia di Bologna
www.andreadepasquale.it