E il Pd promuove gli "amici" di Romilia
Corriere di Bologna, sabato 13 giugno 2009
In campagna elettorale, i riflettori si accendono su tutto e su tutti. A volte, mettendo in luce dei paradossi. Succede che, mentre Alfredo Cazzola diventa lo sfidante di Flavio Delbono, chi nel Pd sostenne (in minoranza) il progetto Romilia ora fa un passo in avanti nella carriera politica.
La prima protagonista della vicenza è Nara Rebecchi, ex sindaco di Medicina da sempre favorevole alla costruzione del grande parco tematico con stadio annesso proposto da Cazzona e Menarini. Il secondo è Onelio Rambaldi, ex presidente della copperativa Lavoratori della terra proprietaria dei 280 ettari sui quali Romilia avrebbe dovuto sorgere. Cooperativa che aveva già siglato con la Cogei di Menarini una sorta di opzione per la vendita, incassando 200 mila euro. Quando Palazzo Malvezzi bocciò il maxi progetto, i due si scontrarono con la Provincia, tanto che la cooperativa lavoratori, appoggiata dal Comune, fece ricorso al Tar contro la decisione. Poi arrivano le elezioni. E che fine fanno Rebercchi e Rambaldi? la prima viene candidata (ed entrerà) in Consiglio Provinciale; il secondo, che era già consigliere comunale a Medicina in quota Pd, diventa il nuovo sindaco. Certo è che, vista la popolarità di Romilia tra gli abitanti di Medicina, candidare qualcuno favorevole alla bocciatura avrebbe rischiato di far fare al comune la stessa fine di Zola. Ed è vero anche che la geografia del partito mette Medicina sotto la sfera di influenza di Imola più che di Bologna. Fatto sta che in pratica hanno entrambi una promozine.
Proprio mentre il loro "collega" Delbono si trova a combattere contro Cazzola. La cosa comunque non imbarazza per niente Rambaldi: "sono vicende superate, anche se non ho problemi a ricordare quello che ho contestato alla Provincia e al partito, cioè che forse il progetto non è stato esaminato a fondo". Per gli abitanti di Medicina, dice il nuovo sindaco, "Romilia è stato un sogno". E per Cazzola? "Per lui forse uno stimolo a scendere in campo. Se gli facevano fare Romilia forse non ci pensava neanche a candidarsi a Bologna". La risatina sotto i baffi non è finita: "La dialettica non gli manca: decideranno i bolognesi se è meglio lui o Delbono".
Nel Pd, invece, qualche imbarazzo c'è. Non tutti vogliono parlare della faccenda. Anche perché è già diventato un motivo di polemica all'interno del partito: per Andrea De Pasquale, consigliere provinciale uscente che non ce l'ha fatta a fare il bis, "la chiamata alle armi del Pd contro Cazzola sarebbe più incisiva e credibile se proprio il Pd non avesse scelto di premiare due dei principali alleati di Cazzola nell'affare Romilia". E' una dimostrazione di di "superficialità del partito". Tocca a Maurizio Cevenini, ex presidente del Consilgio provinciale, la dichiarazione ufficiale: "Rebecchi è stata valutata positivamente per il lavoro complessivo di 10 anni e di conseguenza la sua candidatura in Provincai è naturale e credo che farà bene. Rambaldi ha dato anche lui una buona prova. Non vedo legami tra la loro storia e Cazzola".
