Andrea De Pasquale

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La cura della trasparenza

Una proposta in 4 punti come primo passo per rinsaldare il rapporto di fiducia tra politica e società

Lettera alla presidenza del consiglio provinciale

5 novembre 2007

Gentilissimi,

ricucire la frattura che divide i cittadini (e contribuenti) dai politici incaricati di amministrare la cosa pubblica è una priorità assoluta per la democrazia in azione. La crisi di credibilità e fiducia che attraversa il rapporto tra eletti ed elettori deve far interrogare tutti, a prescindere dall’orientamento politico e dal ruolo, per non fare apparire la politica una vuota rappresentazione, uno sterile gioco delle parti, finalizzato principalmente ad assicurare agli stessi attori una posizione di comodo nella società. Questa percezione rischia di aprire la strada a soluzioni demagogiche e illusioni semplificatorie. Ristabilire credibilità e rapporto di fiducia è quindi l’impegno primario di chiunque ha a cuore i valori costituzionali.

Il primo passo in questa direzione è una “cura di trasparenza”, che consenta ai cittadini (e contribuenti) di verificare costantemente l’impegno, la coerenza e la correttezza degli amministratori rispetto al loro mandato istituzionale. Una cura da iniziare subito, dalla posizione in cui ci si trova, evitando di rinviare sempre ad altri e ad altrove la responsabilità e l’iniziativa in questo senso. E da iniziare con chi ci sta, nella serena certezza di attivarsi per il bene di tutti, cittadini ed amministratori, compresi quelli più dubbiosi, timorosi o addirittura contrari: anche loro prima o poi riconosceranno il beneficio di una accresciuta qualità dell’azione politica e amministrativa.

L’istituzione in cui ci troviamo ad esercitare il nostro mandato (la Provincia di Bologna) credo abbia tutti i requisiti per affrontare questa sfida a fronte alta e senza imbarazzo. A partire dalla sua assemblea elettiva, il Consiglio, che può proficuamente assumere l’iniziativa in questa direzione, nella quale molte altre pubbliche istituzioni saranno spinte a muoversi. Da consigliere e presidente di Commissione consiliare, desidero quindi dare un primo impulso a questo percorso, avanzando come mio contributo quattro proposte concrete:
  1. L’assunzione di un codice etico sul comportamento degli eletti, ispirato a documenti già approvati in sede europea. Il testo, breve e concreto, avrà lo scopo di richiamare gli amministratori ad un corretto utilizzo delle prerogative e delle risorse messe a loro disposizione, rafforzando le prassi virtuose e scoraggiando quelle meno esemplari.
  2. La pubblicazione integrale e dettagliata del bilancio del Consiglio provinciale e dei Gruppi Consiliari sul sito Internet della Provincia, allo scopo di rendere conto ai cittadini (e contribuenti) di come viene utilizzato il denaro pubblico nella nostra istituzione, a cominciare dal suo organo elettivo e maggiormente rappresentativo.
  3. L'istituzione, in sede di Commissione, del meccanismo della doppia firma, come certificazione dell'orario di ingresso e di uscita di ciascun consigliere;
  4. L’istituzione di una sotto-commissione, senza costi aggiuntivi (e quindi senza gettone di presenza), pubblica e aperta a tutti i consiglieri e ai contributi di esperti, docenti e associazioni, per attuare iniziative volte al miglioramento della trasparenza, dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione politica e amministrativa.

Sono certo di poter contare sulla vostra attenzione, sensibilità e competenza nella definizione del percorso sopra indicato, nella convinzione che il ruolo e l’autorità del nostro Consiglio possa solo avvantaggiarsi di una azione forte in questo senso. Con i più cordiali saluti

Andrea De Pasquale

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