Andrea De Pasquale

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Luglio - settembre 2005 (1 intervento)

Intervento del 5 luglio sul primo anno di mandato.


DE PASQUALE – Grazie. Colleghi Consiglieri, membri della Giunta; un anno è un tempo significativo per un giudizio sull’operato dell’Ente, e il mio giudizio è positivo, sia per quanto attiene il lavoro della Giunta, sia per quanto riguarda il ruolo di indirizzo e di vigilanza svolto da questo Consiglio. E vengo rapidamente ai temi che sono più vicini al mio diretto impegno, e quindi al ruolo svolto dall’Ente nell’ambito della pianificazione territoriale e delle scelte infrastrutturali. Un ruolo chiave di interprete rigoroso dell’equilibrio e della coerenza delle singole scelte di sviluppo urbanistico dei diversi Comuni, rispetto al quadro generale, complessivo, metropolitano.

Penso ad esempio all’impegno di attuazione del P.T.C.P.; una attuazione che deve essere rigorosa nei principi, trasparente nelle procedure e flessibile nell’impatto sui territori concreti. Penso all’impegno di vigilanza sulle scelte pianificatorie dei Comuni, delle associazioni e del circondario imolese che veniva adesso citato dalla collega Pariani. Io sono convinto che noi non siamo e non vogliamo essere l’Ente del no, ma non possiamo fare sconti sulla realtà dei fatti. Le sofferenze del territorio, la congestione, la frammentazione insediativa, la fragilità ambientale, stanno davanti a noi e ci chiamano ad un cambio di registro e la Provincia per il suo ruolo di coordinamento, e non di gestione diretta dei territori, ha proprio la responsabilità di promuovere e attuare questo cambiamento senza guardare troppo alle etichette politiche, sottolineo anche questo aspetto che mi pare importante.

Le scelte urbanistiche, ne sono convinto, vanno giudicate e possono essere giudicate nella loro obiettività, in primo luogo misurandone vantaggi e svantaggi per l’interesse generale, e solo in secondo luogo andandone a cercare le firme di carattere politico. Penso all’impegno infrastrutturale espresso finora in questo anno da questa amministrazione, al tentativo di dare impulso alla soluzione della trentennale vicenda del nodo di Bologna, e cito solo i titoli, all'SFM, che è stato ricordato dal collega Gnudi nel suo intervento, come scelta strategica per questo territorio; penso anche nell’investimento nella manutenzione delle strade esistenti e nel completamento di quelle in cantiere o in progetto, che ha tanta importanza per la vita dei nostri cittadini. Quindi un quadro a mio giudizio fortemente positivo.

In particolare vorrei citare il ruolo svolto da questo Ente nei confronti del Comune di Bologna, che sentivo citato in maniera un po’ colorita da alcuni colleghi qui della minoranza. Io giudico questo ruolo e questo atteggiamento anche questo con positività. Ho valutato con soddisfazione l’entrata, l’ingresso della Provincia nel comitato di gestione dello spazio espositivo E-BO recentemente da noi deliberato e ho valutato anche molto positivamente i recenti e chiari richiami dell’Assessore comunale Merola al quadro pianificatorio provinciale. Aspettiamo ora i passi successivi che siano concreti e coerenti rispetto al cammino del piano strutturale di Bologna, al quale credo che questo Ente, la nostra Provincia, potrà dare un grande contributo.

Mi sembra di dovere sottolineare come positivo l’orientamento al fare che caratterizza un po’ tutta questa Giunta, dalla Presidenza agli Assessori, in particolare penso ai due a me più vicini come Commissione, quindi Prantoni e Venturi; positiva anche l’impostazione recentemente impressa alla vicenda che qualcuno ha citato qui, alle mie spalle, dei vertici del settore urbanistico, i cui i primi passaggi suscitarono alcune  preoccupazioni che io stesso condividevo. Ora le nubi si sono diradate, con la volontà espressa in modo forte e chiaro da parte della Giunta di non arretrare, anzi di rafforzare il ruolo dell’Ente nel governo del territorio. E di orientare la riorganizzazione dei settori, e di quel settore in particolare, alle esigenze di una stagione, quella odierna, che ha bisogno, e di questo sono convinto anch’io, di passare dalla carta alla realtà,
quindi dalla pianificazione alla attuazione.

Ho promesso di essere rapido e quindi mi avvio a concludere saltando le considerazioni sul lavoro, welfare e scuola, che sono già state ottimamente svolte dal collega Castellari e faccio un’ultima nota sulla cultura. Io non conoscevo tante cose. Seguendo un po’ l’attività della Sesta Commissione, parzialmente, per limiti miei di tempo, sono rimasto veramente colpito e affascinato dalla ricchezza del tessuto museale e dalle iniziative culturali legate al territorio, alla storia e all’identità delle nostre terre.

Sono veramente tantissime e vedono sempre un forte protagonismo della Provincia. Io credo che sia una strategia saggia da continuare, anche come ricaduta economica a medio e a lungo termine, perché credo che sia un qualche cosa che poi dà valore al territorio e anche alle attività economiche che vi si possono insediare. Sottolineo anche la positività del clima di Consiglio, c’è una fisiologica dialettica con la minoranza. Mi permetterei semplicemente questo invito agli amici che mi siedono accanto fisicamente, di minoranza: di proporre il proprio ruolo il più possibile nel merito, entrando nel merito delle scelte di governo, e trascurando un po’ alcune battaglie simboliche. Penso sempre al P.T.C.P. Ecco, credo che sia molto importante per una Giunta avere dei guardiani attenti al fatto che alle parole che si dicono seguono i fatti, più che sentirci ripetere genericamente che si era contrari, si rimane contrari ad una strategia e ad un indirizzo ormai preso.

Per quanto riguarda la maggioranza sottolineo con positività i rapporti, la forte sintonia che ho riscontrato, soprattutto con i colleghi dei Democratici di Sinistra, ma anche l’interessante confronto arricchente con le altre componenti della nostra maggioranza, e quindi mi auguro anch’io che si possa continuare sulla strada finora percorsa in questo anno. Vi ringrazio.
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