Bologna, 17 luglio 2007
Carissimi,
a una settimana scarsa dal termine per la raccolta delle firme per il referendum elettorale (ultimo giorno: 24 luglio), faccio anch'io un appello perché
non si lasci cadere questa rara e quindi preziosa occasione di stimolo alla classe politica (di cui sono parte, almeno part-time) per cambiare regole che impediscono ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti.
Non mi dilungo sui contenuti, che potete approfondire sul sito http://www.referendumelettorale.org
Rammento solo che oggi la legge elettorale vigente contempla
la possibilità di candidare le stesse persone in più collegi (con il conseguente gioco delle "rinunce mirate"),
le liste blindate dai partiti senza alcuna possibilità di esprimere preferenze, e
spinge alla frammentazione e quindi all'aumento della conflittualità interna alle coalizioni. Difficile cambiare in peggio.
E soprattutto, senza la spinta del referendum, per quale motivo i partiti, premiati da questa legge elettorale con un potere di nomina straordinario e sottratto ad ogni controllo, dovrebbero spontaneamente mettere mano ad una riforma del sistema che li garantisce? Prova ne è la varietà politica dei promotori di questo referendum, che da destra, dal centro o da sinistra avvertono - al di là della posizione delle forze politiche di appartenenza - la necessità di dare una spallata al sistema, per poter cambiare qualcosa.
Quindi l'appello è:
firmate, se non lo avete ancora fatto, e portate amici e parenti a firmare. Altrimenti la parte di noi (non solo in senso politico, ma anche psicologico: ciascuno è fatto di pulsioni ideali intrecciate a istinti di conservazione) più attaccata alla poltrona prevarrà sull'altra, quella potenzialmente migliore.
