Andrea De Pasquale

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Sirio spento al sabato, un errore

Dopo una trattativa riservata con i vertici di Ascom e Confesercenti, il sindaco di Bologna decide a fine ottobre di aprire il centro al traffico privato al sabato e le 2 settimane prima di Natale. Una scelta nata, a quanto si capisce, senza un confronto in Giunta, e tantomeno in Consiglio, e che lascia perplessi e spiazzati i tanti cittadini che si sono battuti per un Centro Storico libero dal traffico privato.

Repubblica Bologna, 29 ottobre 2005, pagina II



Comitati compatti contro il sabato dello shopping. Rifondazione: "il sindaco sbaglia, almeno sullo smog la gente non è con lui".

SIRIO MOBILITA ANCHE I RISERVISTI

"Creeremo ingorghi ai varchi per bloccare tutto il centro"

(Valerio Varesi). Blocchi ai varchi a sorpresa, sciopero della spesa, l'organizzazione di torpedoni per portare i cittadini a far compere in periferia o in altri comuni e c'è persino chi progetta di insecenare un ingorgo entrando il massa con le auto in centro fermandosi in doppia fila, come suggerisce il consigliere provinciale della Margherita Andrea De Pasquale, ottenendo un grande successo nel tam tam di Internet. Tra i comitati antismog risorge la contestazione nei confronti dellla giunta rea di avere innestato la retromarcia
sulla chiusura del centro con lo spegnimento di "Sirio" al sabato e la concessione di due settimane a traffico libero entro le mura prima di Natale (dall'11 al 24 di dicembre).

Il fronte della contestazione è così ritornato unito e compatto come non si vedeva dai tempi di Guazzaloca e della causa in Tribunale. E il 5 del prossimo mese, il primo sabato di spegnimento del "vigile elettronico", sulle brecce (leggi varchi) dai quali si entra in centro, ricompariranno anche i riservisti, quelli che avevano dato per vinta la battaglia della ZTL. Al loro fianco ci sarà anche Rifondazione Comunista, contraria alle deroghe di Sirio. "Parteciperemo e promuoveremo tutte le manifestazini contro questa scelta", promette il segretario provinciale del partito Tiziano Loreti. Il quale aggiunge che "non è colpa nostra se la natura è incompatibile con l'Ascom". Secondo i bertinottiani, la mobilitazione della gente sarà così massiccia che "porterà a ridiscutere l'accordo con le associazioni dei commercianti". Il sindaco Cofferati, a giudizio di Rifondazine, "sbaglia quando dice di essere in sintonia con la gente e non con i partiti: almeno in questo caso è una tesi che non regge".

Per ciò che riguarda l'organizzazione delle iniziative di protesta, i comitati antismog si incontreranno mercoledì sera e decideranno. L'ipotesi più probabile, almeno per inagurare la contestazione il 5 novembre, è quella di istituire dei blocchi ai varchi impedendo l'accesso alle auto come già fu attuato nel corso della passata amministrazione. Allora fu chiuso l'accesso da via San Vitale tra tensioni e qualche scontro con gli automobilisti che tentavano di forzare il blocco. Un altro punto in cui venne organizzata la protesta fu quello di Strada Maggiore, sotto le due torri, e anche in questo caso l'impatto risultò molto significativo.

"La decisione rappresenta una rottura unilaterale di un patto tra gentiluomini stipulato dai tre comitati antismog che hanno originato la causa contro Guazzalcora - spiega Otello Ciavatti alludendo a "Al Crusel", "Piazza Verdi" e "Iperput" - e il Comune rappresentato dall'assessore alla Mobilità Maurizio Zamboni. Si fa così? Ma come siamo ridotti?", commenta ancora Ciavatti. "Non vi è certezza alcuna, neppure nelle strette di mano suffragate da delibere di giunta e atti approvati dal Consiglio Comunale".

Il Domani, 29 ottobre 2005, pag. 5



La nuova idea dei comitati: creare ingorghi

La mobilitazione: il 5 novembre auto a passo d'uomo dentro le mura. De Pasquale: così stiamo nella legalità e al tempo stesso facciamo capire dove si va in questa direzione.

Chi di spada ferisce, di spada perisce. Forse il parallelo è molto, troppo azzardato. Ma è questo il sentimento di fondo di chi sta organizzando la manifestazione per il prossimo 5 novembre, giorno da cui Sirio non multerà più il sabato. Insomma, più che fermare il traffico sdraiandosi in terra o semplicemente passeggiando in strada - come era stato proposto nei giorni scorsi - c'è chi lancia l'idea di fermare la viabilità con le auto.

E il "sobillatore" è Andrea De Pasquale, consigliere provinciale della Margherita nonché presidente della commissione trasporti. "Ho fatto la proposta esprimendomi solo a titolo personale, da privato cittadino che si è sempre battuto per Sirio. Se in alcune centinaia decidiamo di sfruttare lo spegnimento di Sirio per andare tutti in centro in macchina, magari fermandoci ogni tanto in doppia fila per andare a comprare un francobollo in tabaccheria, stiamo nella legalità e al tempo stesso facciamo capire dove si va in questa direzione".

Così però si entrerebbe nell'illegalità della doppia fila. Ma l'idea lanciata da De Pasquale è oltremodo chiara. Linea sposata a pieno dai comitati, tanto che Barbara Rinaldi ("Al Crusel" e storica portavoce dei comitati anti-smog) concorda con De Pasquale: "Se ci organizziamo in parecchie auto, ci attacchiamo sopra un po' di manifesti di spiegazione di quello che stiamo facendo e sulla nostra protesta, entriamo a passo d'uomo e percorriamo a passo d'uomo le strade del centro (dove non c'è Rita), ci fermiamo in doppia fila a comperare il francobollo, creiamo un ingorgo generale in tutto il centro ed i viali".

Legambiente vede e rilancia, offrendo la sede per preparare la protesta. "Questa vicenda ha provocato avvilimento, sdegno e molta rabbia - dice Nino Pizzimenti, presidente provinciale di Legambiente - Non staremo a guardare. Questa è la negazione di tutti gli impegni presi da parte del Comune". Pietro Tagliati (Iperput) comunica l'adesione del comitato allo sciopero in centro storico: "Cercheremo di effettuarlo ogni sabato, per dimostrare che non siamo più disposti a sottostare alle psicosi dei presidenti delle associazioni dei Commercianti".

E Otello Ciavatti (comitato Piazza Verdi) incita così: "Preparatevi a bloccare il traffico illegale". Sul piede di guerra anche i comitati di cittadini che risiedono fuori del centro storico. Il comitato "via Toscana e dintorni" esprime indignazione: "Questo è il segno che il partito trasversale degli affari è spuntato di nuovo condizionando il sindaco e la sua giunta", afferma il portavoce Loriano Genovesi. I comitati dovrebbero trovarsi mercoledì prossimo nella sede del Quartiere San Vitale, per decidere cosa fare. Anche Filippo Boriani, dei verdi, punta il dito contro Palazzo d'Accursio: "La legalità è anche tutela delal salute dei cittadini, come scritto nella Costituzione. Spegnere Sirio è un regalo al profitto privato, la salute non è in vendita".
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