aprile 2008
Seduta del 29 aprile
In apertura vari capigruppo danno il benvenuto ad Asif Raza, pakistano, presidente del consiglio degli stranieri residenti nella provincia, che interviene per un breve saluto.
Seguono interventi di inizio seduta riferiti all'esito del ballottaggio a Roma, dove il candidato di destra Gianni Alemanno ha sconfitto quello di centrosinistra, Francesco Rutelli. Ai toni trionfali della destra fanno da interessante contrappunto gli interventi della sinistra arcobaleno, quasi inebriata dal risultato della capitale, del quale danno la colpa integrale e senza attenuanti al PD e a Veltroni (invitato a scomparire dalla scena politica), ma nel quale in fondo si ritrovano a proprio agio. Nulla infatti meglio di un "ex fascista" come avversario permette loro di riesumare e riciclare tutto l'armamentario e il lessico retorico-ideologico che divide il mondo in buoni (noi) e cattivi (tutti gli altri), in uno splendido mix di vittimismo e manicheismo.
Viene approvata una delibera di convenzione tra Provincia e comune di Calderara di Reno per il completamento della variante alla Strada Provinciale 18 "padullese", già discussa nella IV Commissione del 18 aprile.
Seduta del 22 aprile
In apertura il consigliere Finotti (FI), in vista delle celebrazioni del 25 aprile, afferma che la volontà del centrodestra non è quella di riscrivere la storia nel senso di invertire torti e ragioni della guerra, ma di rivedere con obiettività la realtà storica di quanto accaduto, soprattutto in Emilia, nel cosiddetto "triangolo della morte", per arrivare a una considerazione realistica di tutti i fatti, senza parzialità. Gli replica il consigliere Spina (Rifondazione), esprimendo "sgomento" e tracciando un parallelo tra le "ronde" cittadine antidegrado di cui si parla in questi giorni a Bologna, e le bande paramilitari che prepararono l'avvento del fascismo. L'assessore al lavoro Rebaudengo riferisce della positiva conclusione della vertenza Arcotronics, che metteva a rischio 340 posti di lavoro sul nostro territori, e che invece oggi si chiude con un accordo che prevede la costruzione di un nuovo stabilimento a Pontecchio Marconi, con investimenti da parte dell'americana Kemet (proprietaria dell'azienda) e con l'accettazione, da parte dei lavoratori ("capaci di lotta ma anche di proposta", ha detto l'assessore) di lavorare anche su turni di notte. Due le delibere: una sulla g estione del debito della Provincia (mediante estinzione anticipata e successivo rifinanziamento mediante emissione di obbligazioni), approvata con 22 voti a favore e 8 contrari. E una sull'accordo in materia urbanistica per il recupero e la valorizzazione del comparto di via Libia (ex deposito ATC), di proprietà della Provincia, approvato con 20 voti a favore, 5 contrari (FI) e 4 astenuti (AN). Sul merito del progetto potete vedere la IV Commissione del 21 aprile, e anche il mio intervento in consiglio.
Seduta del 15 aprile
Fresca dei risultati elettorali definitivi, arrivati nella notte, l'assemblea (psicologicamente divisa in 3 gruppi: AN + FI trionfanti insieme all'Italia dei Valori, sia pure sul fronte opposto; il PD sconfitto ma fiducioso nelle proprie possibilità; la Sinistra Arcobaleno attonita e arrabbiata) affronta subito la mozione presentata da Guidotti (AN) sul Piano del Commercio, sul quale si è arrivati alle dimissioni dell'assessore Meier (vedi seduta precedente).
Sarcasticamente il centrodestra attribuisce alla presidente Draghetti capacità politiche divinatorie, interpretando la rottura in giunta come un "licenziamento" anticipato rispetto agli esiti di un voto che ha sancito la scomparsa della sinistra arcobaleno, a cui Meier (come Verde) aveva aderito. La risposta del vicepresidente Venturi - come anche gli interventi dei colleghi di maggioranza - respinge questa lettura "politicante", e riporta le dimissioni a questioni di merito, sui diversi modi di intendere il Piano del Commercio. La mozione viene respinta con 9 voti a favore e 23 contrari.
Le dichiarazioni di apertura vertono ovviamente sui risultati elettorali. Finotti, definita "epocale" la giornata di ieri, esprime la fiducia che i nuovi parlamentari (di centrodestra) sapranno portare a Bologna più risorse di quelle ottenute dai precedenti, e l'auspicio che la Provincia sappia rapportarsi positivamente col nuovo governo. Spina (Rifondazione - SA) definisce un dramma la mancata rapprentanza parlamentare della Sinistra Arcobaleno, "non per noi, come partito, ma per il popolo che volevamo rappresentare", quindi dà la colpa al PD sia del pessimo risultato della propria formazione, sia della vittoria di Berlusconi. Interessante, nel suo discorso, il passaggio sul "... volevamo rappresentare", che esprime bene da un lato la presunzione velleitaria, dall'altro la sincerità ideologica tipiche della sinistra dogmatica, per la quale le intenzioni (ma noi volevamo!) contano più dei fatti. Di taglio simile l'intervento della collega Zanotti (SD), che se la prende naturalmente con il PD e con un bipolarismo giudicato quasi come assassino della democrazia. Ben diverso l'intervento di Donini, che riconoscendo il verdetto delle urne ribadisce l'impegno del PD a contrastare la politica del centrodestra sul merito, nel rispetto delle forme proprie dell'opposizione parlamentare e in modo propositivo.
Interessante la domanda di attualità di Sabbioni, a proposito dell'iniziativa della presidente Draghetti di "aprire le porte" alle autocandidature da parte di chiunque possieda competenze professionali di tipo economico-gestionale e giuridico-amministrativo adeguate a rappresentare l’Amministrazione provinciale nel Consiglio di Amministrazione delle società partecipate. In sostanza, lo scorso 10 aprile l'amministrazione provinciale ha deciso, per quanto riguarda le nomine dei membri dei CdA delle società partecipate dall'Ente, di emanare un avviso pubblico per la raccolta di candidature, complete di curriculum, che andranno a formare una banca dati dalla quale la presidente Draghetti potrà attingere per designare i rappresentanti della Provincia nei vari Consiglio di amministrazione. "A chi pensa che la politica sia un affare di casta, noi rispondiamo aprendo le nostre porte", ha dichiarato la presidente. L'assenza della presidente per motivi familiari induce a rinviare la risposta alla seduta successiva.
Due gli ordini del giorno che vengono votati (entrambi all'unanimità): il primo (presentato dal collega Ballotta, PD) a sostegno della proposta di legge della FIAB (amici della bicicletta) che chiede di estendere alla bicicletta la copertura assicurativa per infortuni prevista per gli spostamenti casa-lavoro, in modo da favorire la mobilità ciclabile. Il secondo (presentato dal collega Gnudi, PD) di rammarico per il fallimento della missione umanitaria a favore di Ingrid Betancourt, cittadina colombiana eletta nel parlamento locale dal 1994, candidata alle presidenziali del 2002, e da 6 anni ostaggio delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane), che oggi, gravemente malata, rischia la vita.
Seduta dell'8 aprile
Le dimissioni dell'assessore alle attività produttive Pamela Meier occupano prevedibilmente la fase iniziale, con una dichiarazione della presidente Draghetti (che ricalca il comunicato con quale aveva accettato le dimissioni ed assunto su di sè le deleghe), e con la presentazione di una mozione da parte delle minoranze, che verrà discussa e votata al prossimo consiglio.
Interessante la risposta del vicepresidente Giacomo Venturi a una domanda di Leporati (FI) sulla notizia relativa all'entrata in servizio, sulla linea ferroviaria Bologna-Vignola, di nuovi treni elettrici. Venturi conferma che da lunedì 2 elettrotreni sono entrate in servizio sulla linea, nel tratto Bologna-Bazzano, andando a potenziare la frequenza dei collegamenti, con l'aggiunta di 8 nuove corse, 4 per ogni senso di marcia, che negli orari di punta vanno a inframmezzare il candenzamento orario assicurato dalle vetture diesel. Una buona notizia, finamente concreta, nel senso dell'attuazione del Servizio Ferroviario Metropolitano.
L'unica delibera, riguardante l’emissione di un prestito obbligazionario per un importo nominale di € 5.870.000,00, è stata approvata con 23 voti favorevoli (Pd, Sd, Verdi, PdCi, Rc, IdV) e 5 astenuti (FI-PdL, An-Pdl).
Si tratta della prima tranche dell’operazione di finanziamento delle opere pubbliche del 2008. Altre due emissioni di Bop sono previste a giugno e ad ottobre, per un ammontare complessivo di diciotto milioni di euro. Con queste prime obbligazioni verranno finanziate opere di riqualificazione e di pavimentazione stradale, e la costruzione di una nuova palestra nel Polo scolastico della zona Sud-Ovest (un milione e centomila euro) e l’ampliamento dell’Itc “Mattei” (mezzo milione di euro); ampliamento che costerà complessivamente oltre tre milioni di euro, finanziati, per la restante parte, con un mutuo.
Seduta dell'1 aprile
Tra le dichiarazioni di inizio seduta, quella - piuttosto dura - del collega Lorenzini (ex Forza Italia e ora Gruppo delle Libertà, nonché sindaco di Monghidoro), che risponde alle dichiarazioni fatte dal collega Donini durante la precedente seduta. Lorenzini sostiene che il PSC di Monghidoro è stato approntato secondo le procedure legali, e che da parte della minoranza in comune (di centrosinistra) è in atto una campagna strumentale caratterizzata da arroganza politica e demagogia.
Tra le domande di attualità interessante quella di Finotti (FI) sull'impatto inquinante delle lampadine a basso consumo, in quanto contenenti mercurio, al quale risponde l'assessore Burgin rassicurando che durante l'uso non hanno nessun effetto inquinante, ma che effettivamente al momento dello smaltimento non vanno rotte, ma smaltite come rifiuti informatici (video, pc, pile...) mediante il conferimento alla più vicina stazione ecologica, perché il mercurio contenuto, benché sia di pochi milligrammi, è comunque una sostanza molto volatile...
Due le delibere: una di variazione al bilancio di previsione, che ottiene la maggioranza (18 favorevoli, 6 contrari, nessun astenuto) ma non l'immediata esecutività; la seconda di approvazione del regolamento per l'idoneità alla professione di tasportatore, che in seconda votazione ottiene il via libera con 20 voti a favore e 6 astenuti.
Riporto infine la breve comunicazione con cui la presidente Draghetti ha aperto il consiglio, perché mi è sembrata bella e significativa.
Sabato scorso, all’Ospedale di Loiano, è morto il signor Mariano Tuccella. Era quello che si usa definire un “barbone”. La sua vicenda finì sui giornali nell’ottobre scorso. Evidentemente già ferito dalla vita, di cui peraltro non si sa niente, venne aggredito da tre giovani (un quindicenne e due ventenni) mentre dormiva in strada in via Ugo Bassi davanti al Mercato delle erbe. Rovistarono fra i suoi stracci e lo massacrarono di botte. Il pestaggio l’ha ridotto in coma e non si è più svegliato. Senza parenti, da solo, ha conosciuto anche l’abbandono e l’oltraggio di questa nostra terra. Sono andata a trovarlo: era custodito amorevolmente in una struttura ospedaliera ma senza speranze.
Desidero ricordarlo per un ideale e affettuoso accompagnamento anche della nostra Istituzione, in questo suo ultimo viaggio. Per dire, con la responsabilità che viene anche dai nostri compiti e dalle nostre funzioni, che nessun uomo può essere toccato in quel modo, che la dignità piena di ciascuna persona e la sua promozione devono stare al centro delle preoccupazioni e dell’impegno concreto, che l’accoglienza è una faccenda molto seria anche se complicata e, pensando ai giovani coinvolti, che il profilo di cittadini può essere solo frutto di un percorso denso cui dedicarsi con passione, senza stancarsi mai.
Credo che sia possibile chiedere scusa e perdono al signor Tuccella solo attraverso un contestuale e rinnovato slancio di umanità e di responsabilità da parte di tutti.
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