febbraio 2008
Seduta del 29 febbraio
Seduta congiunta con la VII Commissione (Ambiente), dedicata all'audizione dell'assessore all'ambiente del comune di Formigine (MO), sig. Fontana, rispetto al lavoro che stanno portando avanti sul tema della certificazione energetica degli edifici, soprattutto con il nuovo regolamento edilizio (adottato e in attesa di approvazione) orientato a promuovere l'efficienza energetica.
Formigine è un comune da 32 mila abitanti, con forte pressione residenziale, vista la vicinanza con poli industriali come Sassuolo e Fiorano.
I criteri principali del nuovo regolamento edilizio sono: - Orientamento est ovest degl edifici, con ambienti più vissuti a est, sud e ovest, mentre le parti non abitate (box, scale, ecc.) a nord. - Isolamento termico (pareti, infissi, tetto) - Caldaie centralizzate e ad alta efficienza (quelle a condensazione consumano il 30% di meno). - Predisposizione al teleriscaldamento, laddove potesse venire attuato.
Quanto agli incentivi economici: - sconto del 30 % sugli oneri di urbanizzazione secondaria in caso di classe A, del 50% in caso di classe A+; - nessun diritto di segreteria per Denuncie di Inizio Attività orientate alla ristrutturazione energetica; - 3% di SU aggiuntiva ai costruttori che fanno classe A+.
Nel mio intervento in dibattito faccio 3 osservazioni:
1) a Bologna storicamente le esperienze di riscaldamento centralizzato, risalenti agli anni '70, hanno dato pessima prova: gli impianti hanno consumi alti, la distribuzione è dispersiva e soprattutto la formula esalta l'irresponsabilità individuale e spinge in alto i consumi. Oggi il fatto di poter contare su impianti più efficienti ma anche su contatori di calore individuali permette invece di coniugare economicità della caldaia centralizzata con l'incentivo al risparmio reso possibile dal contatore individuale, per cui chi meno consuma meno paga.
2) tra le forme di energia naturale e rinnovabile c'è quella geotermica, che consente ad esempio di raffrescare gli ambienti sfruttando la temperatura costante del sottosuolo, attraverso sonde di scambio termico. L'assessore Fontana ha risposto che intendono infatti includere anche questi impianti tra quelli da incentivare.
3) nelle pubblicità e nelle inserzioni immobiliari l'efficienza energetica degli edifici non è ancora considerato un elemento importante nella determinazione del prezzo di un immobile. Occorre in proposito diffondere questa cultura, per cui l'acquirente ha diritto a conoscere le prestazioni e i consumi energetici di una casa, come fa per quelli di una automobile.
Seduta del 22 febbraio
Dedicata ad esaminare (su richiesta reiterata dei consiglieri Vigarani, Verdi, e Lenzi, Italia dei Valori) il quadro normativo e pianificatorio del borgo di Sanguineda, in comune di Vergato.
Introduce il vicepresidente Venturi, che spiega come secondo il piano territoriale paesistico regionale (1993) l'area è classificata come zona di interesse pasaggistico-ambientale. L'eventuale previsione di edificazione di attrezzature culturali ricreative e di servizio al tempo libero competeono solo a strumenti di pianificazione regionale o provinciale. Sono consentiti interventi sui manufatti edilizi esistenti, l'attività agricola, infrastrutture e impianti tecnici, opere pubbliche. Secondo il PTCP la zona è classificata come di tutela naturalistica, con finalità di conservazione del suolo, senza previsione di ulteriori insediamenti o infrastrutture.
Secondo il piano regolatore di Vergato, datato 1993, l'abitato di Sanguineda è classificato come zona culturale ambientale "A", ovvero caratterizzata da agglomerati urbanistico-edilizi che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale. Più precisamente l'abitato viene individuato come zona A2 "edifici e complessi esterni ai centri storici".
Chiede di intervenire il geom. Tundo, presente come consulente invitato da un collega consigliere, che presenta un quadro di edifici sorti in violazione delle regole. Trattandosi di una denuncia di uno stato di fatto, e non di una difformità tra scelte pianificatorie del comune di Vergato (di cui è presenta il sindaco Sandra Focci) rispetto al quadro provinciale e regionale, alcuni colleghi (Sabbioni, FI, e Guidotti, AN) chiedono di interrompere immediatamente la Commissione. Decido invece di farla proseguire, pur sottolineando che non siamo un organo giudiziario, ma rappresentativo, quindi non possiamo occuparci di singole supposte violazioni, ma di scelte urbanistiche e politiche.
Seduta dell'8 febbraio
Dedicata ancora alle politiche di prevenzione e sicurezza stradale, ma questa volta sul versante educativo e culturale.
L'ispettore Noferini, della polizia municipale di Imola, illustra i programmi di educazione stradale nei vari livelli scolastici. Il primo obiettivo è formare i formatori: docenti scolastici e istruttori di scuola guida.
Al progetto "Sicuri sulla strada", dedicato alla scuola primaria, hanno aderito 24 comuni e diversi circoli scolatici, per un totale di 8.000 studenti raggiunti (sul totale di 35.000). Per gli studenti delle medie esiste invece il progetto "Liberi e sicuri sulla strada", oggi sperimentato con 5 comuni, con la prospettiva di estenderlo l'anno prossimo.
L'assessore Prantoni presenta poi la campagna "fai il tuo spot", che consiste nel coinvolgere diverse classi di scuole superiori nel girare uno spot che sia convincente, come linguaggio e come messaggio, verso i giovani per veicolare il messaggio sulla prudenza stradale. I ragazzi in questo modo diventano protagonisti e attori del messaggio. Una giuria seleziona i primi 3, che ricevono un premio consistente in 750 Euro per la scuola di appartenenza della classe.
I lavori filmici dei ragazzi sono molto vari, ed alcuni davvero belli. Peccato che il sistema di proiezione in sala Consiglio si blocchi per ben 3 volte, e dopo il terzo riavvio noi rinunciamo a proseguire, mancando quindi la visione degli spot premiati l'ultimo anno.
Nel dibattito, segnalo l'intervento (che condivido) del consigliere Lenzi (Italia dei Valori), che rammenta come sarebbe importante intervenire sui messaggi indiretti provenienti da troppa pubblicità automobilistica, che esalta comportamenti pericolosi e incoscienti. E propone di suggerire ai ragazzi il ricorso al trasporto pubblico anche come migliore scelta rispetto alla sicurezza.
Segnalo anche l'intervento del consigliere Leporati (Forza Italia), che invece non condivido, il quale propone una serie di interventi infrastrutturali per migliorare la sicurezza stradale (imbottitura dei guard rail, illuminazione delle striscie pedonali, ecc.): interventi certamente positivi, ma impraticabili a livello generale (per i costi insostenibili), e soprattutto orientati ad assolvere i comportamenti individuali da ogni responsabilità, per dare sempre e comunque la colpa "allo Stato". Col risultato di inseguire i cittadini anche nelle loro cattive abitudini, spostando su altri (la pubblica amministrazione) l'onere di porvi rimedio. Un atteggiamento in linea con la cultura di Forza Italia, orientata a difendere l'istinto individualista dei singoli anche quando si esprime in condotte pericolose e irresponsabili. Sinceramente credo che il miglior segnalamento dei passaggi pedonali sia un alibi rispetto al comportamento dei tanti che deliberatamente non cedono il passo ai pedoni, non per non averli visti sulle striscie, ma per pura e semplice arroganza stradale.
Seduta dell'1 febbraio
Dedicata al primo bilancio dall'attivazione (settembre 2007) degli Autovelox gestiti dalla Provincia sulle strade provinciali. L'ing. Parmeggiani rammenta che tutto è partito dall'individuazione delle tratte a maggior costo sociale medio annuo per km; nel periodo 2002-2006. Le tratta a maggior costo (oltre 400.000 € x km) sono passate, nell'ultimo biennio, da 31 km a 13 km. Quindi la politica di sicurezza stradale è efficace, ancora prima dell'introduzione degli autovelox, che si inserisce appunto in questa linea, essendo stati piazzati sulle tratte a maggiore pericolosità. Riguardo all'avvertimento agli automobilisti, si porta l'esempio dell'autovelox posto sulla bazzanese in ingresso a Bologna: ci sono 3 avvisi in 1 km (pannello di rilevazione, limite ribadito, avviso di controllo elettronico della velocità), poi il rilevatore. E la posizione è stata scelta perchè il poco dopo il rilevatore il limite di velocità passa dai 90 ai 70, perchè ci sono gli svincoli di autostrada e tangenziale. Quindi si colpisce chi viola il limite nel punto più pericoloso.
Dal 1 ottobre al 31 dicembre 2007 sono state rilevate 20.338 infrazioni dalle 13 postazioni Autovelox della provincia. Sulle strade provinciali ci sono anche circa 15 rilevatori dei Comuni, che però hanno maggiori problemi a gestirli (e li tengono spesso spenti). Quelli installati dalla provincia invece sono sempre attivi.
La dott.ssa Sannino, dirigente della polizia provinciale, spiega che le sanzioni sono di 36,00 € per le infrazioni fino a 10 km orari, di 148,00 € per le infrazioni da 10 a 40 kmh (con 5 punti tolti), di 370,00 € per le infrazioni da 40 a 60 kmh (con 10 punti tolti e sospensione della patente da 1 a 3 mesi), di 500,00 € per le infrazioni oltre 60 kmh (con sospensione della patente da 6 a 12 mesi). Rispetto alle prime settimane, le sanzioni sono più che dimezzate in ogni rilevatore. L'effetto della campagna è positivo.
La stragrande maggioranza delle infrazioni (oltre 98%) riguarda le infrazioni fino a 40 kmh (19.980 casi), ma ci sono anche 296 casi (1,46%) di superamento del limite da 40 a 60 kmh e 29 casi (0,14%) di superamento oltre i 60 kmh (quindi, considerato il 5% di tolleranza, significa auto ad oltre 160 kmh sulle nostre strade, con due casi limite di 180 e addirittura 240 kmh!). Quanto ai ricorsi, è ancora presto per trarre statistiche: siamo a circa 100 contestazioni. Il collega Mainardi (AN) segnala l'eccessivo costo della raccomandata (21 Euro) a carico del cittadino per il fatto di pagare la multa, che si sommano alla multa stessa! La dott.ssa Sannino afferma che si tratta di costi di gestione amministrativa della sanzione (ma Mainardi ricorda che altre polizie, come la stradale e i carabinieri, richiedono cifre più modeste per la stessa raccomandata).
Sul rischio vandalismo (in risposta ad una mia domanda), l'assessore alla viabilità Prantoni dice che vi sono stati alcuni casi lievi di danneggiamento, ma il gestore (Areablu) è intervenuto immediatamente. Ora che sono state attivate le telecamere di protezione la protezione è maggiore. Abbiamo invece avuto l'abbattimento di pannelli segnalatori, che invece sono un servizio di avviso all'automobilista.
Sul tema della verifica di efficiacia, sollecitato dalla minoranza, l'assessore Prantoni spiega che occorre avere un lasso di tempo annuale per poter trarre conclusione. Anche sulla proposta di mettere sagome di poliziotti nei punti pericolosi, avanzato da Leporati e Sabbioni (FI), Prantoni avverte che lasciandoli fermi l'automobilista si abitua e non rallenta nemmeno: per essere efficaci andrebbero spostati tutti i giorni, ma l'operazione avrebbe un costo alto e nessuna resa.
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