gennaio 2006
Seduta del 31 gennaio
L'assemblea - che inizia alle 17.20, per avere fatto spazio ad un Convegno sull'Azienda Casa Emilia Romagna - si apre con le domande di attualità a risposta immediata, tra le quali ne segnalo una del collega Zaniboni, che si rivolge alla Giunta per sapere se la crisi del gas sia effettiva anche nel nostro territorio.
Nella sua risposta l'assessore Burgin riferisce di un incontro avvenuto nei giorni scorsi tra il Prefetto e i 60 comuni della Provincia, nel quale è stato fatto il punto della situazione. Di fatto, rispetto alla stessa data del gennaio 2005, registriamo un ammanco delle riserve di metano pari a 2 miliardi di metri cubi. Dato che il calo delle forniture provenienti dalla Russia è di 5 milioni al giorno, nelle 2 settimane in cui si è verificato il calo sono venuti meno 70 milioni di metri cubi, il che non basta certamente a giustificare l'ammanco di 2 miliardi (ci vorrebbero 400 giorni da 5 milioni di mc in meno per fare 2 miliardi...), Burgin, citando fonti de Il Sole 24 ore (che esclude aumenti di consumo industriale o civile), ipotizza che il gas mancante sia stato utilizzato per la produzione di energia elettrica negli ultimi mesi del 2005.
Burgin aggiunge che, insieme al decreto che richiede di calare il consumo di gas per il riscaldamento (1 grado in meno, un'ora in meno...), il Governo ha decretato la riapertura di 10 centrali elettriche alimentate a olio combustibile. Due di queste centrali sono nella pianura padana, e una in particolare è vicina alla nostra provincia: dalle ciminiere di ciascuna di queste centrali escono ogni giorno tonnellate di particolato, in misura circa 30-40 volte maggiore di quello che viene prodotto dal traffico complessivo di tutta la città di Bologna. Ecco quindi che il provvedimenti di limitazione del traffico per tenere sotto controllo le polveri sottili appaiono completamente sotterrati dall'impatto inquinante dovuto alla riaccensione delle centrali a olio combustibile... Tra le altre interrogazioni, quella del consigliere Sabbioni sugli effetti delle tonnellate di sale sparse sulle nostre strade (in misura sempre crescente, conferma l'assessore Prantoni, che stima in 5.400 tonnellate la quantità che verrà sparsa nel 2006).
Seduta del 27 gennaio
Riunione straordinaria del Consiglio, congiunto con quello di Palazzo d'Accursio, per la Giornata della Memoria, corrispondente alla data d'ingresso delle truppe alleate ad Auschwitz.
Quest'anno è Palazzo Malvezzi ad ospitare la cerimonia solenne, alla quale intervengono il vicepresidente della giunta regionale Delbono, il sindaco di Bologna Cofferati, la presidente Draghetti, e una serie di studenti di scuole elementari e medie superiori, a presentare il risultato del loro lavoro sulla memoria della Shoah. Sono presenti tutte le autorità civili e militari del nostro territorio.
Seduta del 24 gennaio
Tra le domande a risposta immediata di inizio seduta, una del consigliere Guidotti riguardo la posizione della Provincia sulla vicenda della candidatura di Bologna ad ospitare i campionati europei del 2012, suscita la risposta dell'assessore allo sport Marco Strada, che afferma come linea guida proposta dal suo assessorato la seguente: va bene cercare di sfruttare i finanziamenti straordinari legati all'evento sportivo, ma vogliamo utilizzarli per opere utili al territorio ben al di là delle due settimane di campionato. Per prendere in considerazione la costruzione di un nuovo stadio occorre insomma avere un progetto che non sia una cattedrale nel deserto, e avere un progetto di riutilizzo dello stadio attuale, il glorioso Renato Dall'Ara. Dopo le interrogazioni e interpellanze di rito (tra le quali segnalo quella sulla tossicità dei gamberi di fiume), si passa alla votazione della delibera relativa all'accordo territoriale stralcio sullo sviluppo edilizio dell'Ateneo nell'area CNR-Navile, che dopo essere stato trattato ampiamente nella IV Commissione del 19 gennaio, ottiene il consenso unanime dell'aula, minoranze comprese. Viene introdotta (attraverso una delibera di modifica del Regolamento provinciale per la disciplina dei contratti) la possibilità da parte della Provincia di affidare direttamente alle imprese agricole appalti per la manutenzione del territorio. Per ottenere l’affidamento di appalti con trattativa privata, le imprese agricle dovranno avere alcuni requisiti e utilizzare nell’esecuzione degli appalti attrezzature proprie della normale attività agricola. Un passo positivo nella direzione di valorizzare la “multifunzionalità” dell’impresa agricola (che non serve solo a produrre derrate, ma anche a salvaguardare e curare il territorio e il paesaggio). Vengono infine approvati due ordini del giorno, il primo volto a rafforzare le politiche dell'Ente in tema di gestione rifiuti, con l'obiettivo di combattere il continuo aumento della produzione pro-capite - con relativo conseguente aumento dei costi per l’utenza - e aumentare la raccolta differenziata (con estensione della positiva esperienza del "porta a porta" di Monteveglio), il riutilizzo e il recupero energetico (l'approvazione avviene con 19 voti a favore, Verdi, Idv, Margherita, Ds e Prc, e 7 contrari, FI e An). Il secondo relativo alla necessità di pianificare l'ubicazione di impianti eolici sul crinale appenninico tosco-emiliano, vista l'opportunità di promuovere fonti pulite di energia, ma anche la necessità di tutelare il paesaggio e l'equilibrio del territorio.
Seduta del 17 gennaio
Seduta aperta da due domande di attualità da parte di AN e Forza Italia a proposito delle (presunte) divisioni interne alla maggioranza a proposito delle dichiarazioni dell'assessore Burgin, accusato di ingenerare confusione nei cittadini con le sue dichiarazioni contro i veicoli diesel, e di isolare la provincia rispetto alle posizioni del Comune di Bologna.
In realtà Burgin ha secondo me il merito di aver fatto prevalere il dato scientifico sulle cautele politiche, ovvero di avere sollevato il velo sul fatto che sono i motori diesel i principali (anzi, esclusivi) generatori di polveri fini, i nuovi inquinanti solo recentemente scoperti (e misurati) come agenti cancerogeni.
Nella sua risposta la presidente Draghetti esclude ogni divisione interna alla giunta e alla maggioranza, e anche divergenze tra Provincia e Comune di Bologna. Sottolinea che i disagi conseguenti al blocco del traffico sono da mettere a confronto con i danni alla salute che mietono vittime in modo misurabile sul nostro territorio. Distingue tra le misure di limitazione alla circolazione vigenti al presente (condivise da tutti gli enti), e prospettive future, alle quali si riferiscono gli interventi dell'assessore Burgin di cui hanno dato conto i giornali.
Alle 17.00 viene proposto di sospendere il Consiglio per solidarietà con la manifestazione dei Metalmeccanici, che in mattinata hanno occupato i binari della stazione di Bologna. Personalmente decido di non partecipare al voto, perché per quanto sacrosante siano le battaglie dei Metalmeccanici per l'aumento salariale e il recupero di potere di acquisto, non trovo affatto accettabile né l'interruzione di un servizio pubblico come il trasporto ferroviario (utilizzato, tra l'altro, da lavoratori che vivono condizioni simili a quelle dei manifestanti), né che la politica segua il filone "teatrale" per esprimere il proprio sostegno ai lavoratori: abbiamo strumenti propri, come gli ordini del giorno e le mozioni, utilizziamo questi anziché imitare la piazza dentro le nostre aule consigliari.
Più tardi viene approvata (con 20 voti favorevoli, 4 astenuti e 4 contrari) una delibera, già discussa nella VII Commissione di venerdì 13 gennaio, che sancisce una convenzione tra Provincia e Comuni interessati ad avvalersi dell'Ufficio Provinciale di Valutazione dell'Impatto Ambientale.
Seduta del 10 gennaio
Seduta di inaugurazione del nuovo anno, clima piuttosto blando, animi (ancora) tranquilli.
Una sola delibera, 3 ordini del giorno, il resto sono interpellanze, interrogazioni o domande di attualità (tra cui degna di nota una sulle posizioni assunte dall'assessore Burgin, in risposta alle domande di un giornalista, rispetto alla necessità di andare verso una limitazione alla circolazione dei veicoli diesel allo scopo di contenere la crescita di polveri fini: domanda alla quale risponde la presidente dicendo che le affermazioni di Burgin non sono nuove e che la linea da lui proposta a inizio mandato è stata recepita come linea di indirizzo a livello regionale).
L'unica delibera, approvata all'unanimità, riguarda la convenzione tra la Provincia di Bologna e la Regione Emilia-Romagna per l’attribuzione delle funzioni di Difensore civico provinciale al difensore civico regionale.
Tra gli ordini del giorno, uno (proposto da AN e Forza Italia) chiede la vendita degli immobili dell’ex Istituto autonomo case popolari (Iacp), e viene respinto (la maggioranza compatta vota contro); analoga sorte per il successivo, presentato da Forza Italia, sulla chiusura da parte delle Forze dell’ordine di un “Internet point” a Bologna.
La seduta si chiude alle 19.30.
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