luglio 2008
Seduta del 29 luglio
In apertura ben 3 interventi della minoranza ( Rubini e Guidotti di AN e Finotti di FI) chiedono conto - in maniera piuttosto critica - all'assessore Strada delle affermazioni fatte nei giorni scorsi a margine di una conferenza stampa, nelle quali proponeva a carico degli albergatori un contributo di 1 Euro a turista per finanziare operazioni di marketing e promozione turistica del nostro territorio. Tra le interrogazioni segnalo quella del consigliere Sabbioni (FI) sul Nodo di Rastignano all'assessore Prantoni, che riferisce della positiva conclusione della Conferenza dei Servizi, riunitasi lo scorso 23 luglio finalmente condividendo il progetto definitivo (che abbassa il costo da 60 a 50 milioni di Euro) del tracciato della variante alla Futa, finalizzata ad evitare l'abitato di Rastignano. I primi di settembre dovrebbe avvenire la firma del verbale conclusivo della Conferenza, e nel frattempo l'assessore si impegna ad accelerare la convenzione con il Comune di Bologna per risolvere il nodo della bretella del Dazio. Resta il problema del finanziamento: dei 50 milioni di Euro necessari solo 7 sono effettivamente disponibili, mentre i 19 promessi da Anas (con impegno firmato dall'allora ministro Lunardi) non si sono ancora visti, e sempre il governo dovrebbe procurare i restanti 25. Passando alle delibere: quella di variazione al bilancio di previsione passa con 20 a favore, 8 contrari; quella sulle modifiche statutarie a FER (vedi IV Commissione del 21 luglio) viene promossa con lo stesso risultato. Idem per quella sul Programma triennale della "Riserva naturale del Contrafforte Pliocenico", e simile il risultato di quella analoga sul Programma triennale delal riserva naturale "Bosco della Frattona". Sul piano infraregionale delle attività estrattive AN vota con la maggioranza: 23 a favore, 3 contrari (FI). Venendo agli ordini del giorno, ne viene presentato uno dal consigliere Facci (AN) che stigmatizza la scelta del presidente di ATC Sutti di reagire ad un rilievo sul bilancio di ATC fatta dai revisori dei conti del Comune di Bologna querelandone il presidente, dr. Franco Finocchi. Il testo, ben documentato (cita atti e documenti ufficiali), tende a dare ragione ai rilievi dei Revisori, facendo trapelare una critica ad ATC che va oltre la disapprovazione della querela, motivo per cui il mio gruppo (PD) decide di votare contro, rimettendo ad organi tecnici il merito della questione (ovvero se il bilancio sia o meno corretto) e di sottrarsi dal dare giudizi su una vicenda giudiziaria. Personalmente condivido queste motivazioni, ma condivido anche alcune delle affermazioni del collega Facci a proposito dell' arroganza insita nella querela, che appare quasi un atto intimidatorio verso professionisti istituzionalmente chiamati a fare le pulci ai bilanci. Decido quindi di non partecipare al voto come segno di parziale condivisione dei rilievi della minoranza (vedi in Rassegna Stampa). Vengono infine approvati due ordini del giorno: il primo, proposto e poi votato dal PD, di condanna delle frasi e dei gesti del ministro Bossi contro l'inno nazionale; il secondo, presentato dal consigliere Ballotta (PD), poi firmato e votato da tutti i gruppi di maggioranza, in cui si esprime la solidarietà ai 2500 lavoratori della società Power Log e a quelli delle cooperative coinvolte dalla grave crisi finanziaria che ha portato alla liquidazione volontaria della società di facchinaggio e logistica con sede a Castelmaggiore.
Seduta del 22 luglio
In apertura la presidente Draghetti comunica la nomina di alcuni rappresentanti della Provincia nel consiglio di amministrazione di ATC (avvocato Francesco Notaro, nuovo membro, e Giorgio Laghi, membro confermato), CUP (Antonio Nicoli, confermato) e CISA (Luca Prodi, confermato).
Due le delibere: la prima riguarda la distribuzione straordinaria ai soci della società Finanziaria Bologna Metropolitana di riserve di utili anche mediante assegnazione di azioni di BolognaFiere possedute dalla società. La delibera passa con 23 voti a favore e 8 contrari, mentre un emendamento presentato dalla minoranza che chiedeva di aggiungere la frase "rinunciando così, diversamente dall'Università di Bologna, alla erogazione in denaro", viene bocciato.
La seconda delibera, promossa all'unanimità, riguarda l'ampliamento di un istituto scolastico in comune di San Lazzaro.
Arrivando agli ordini del giorno, si scatena un dibattito piuttosto interessante sulla manifestazione di Piazza Navona, che nel primo ordine del giorno, proposto dal centrodestra, viene riassunta negli "inquietanti episodi di inciviltà" e "offese incivili" contro il ministro Carfagna, il presidente Napolitano e il papa, ai quali viene offerta solidarietà. Diverso il tono dell'ordine del giorno di risposta, redatto dal PD, che in premessa si fa carico delle ragioni di merito per cui è stata convocata la manifestazione di Piazza Navona, dicendo che "il governo ha presentato diversi provvedimenti legislativi che ripropongono un uso personalistico e strumentale della giustizia... pregiudicando l'ottenimento della giustizia anche per moltissimi reati predatori e violenti", ma che nel dispositivo esprime semplicemente "ferma condanna per gli episodi di volgarità e inciviltà" costituiti dalle offese di cui sopra, e "preoccupazione per il clima di scontro politico che tali provvedimenti sulla giustizia stanno producendo".
Lo sganciamento tra premesse e dispositivo, nel quale le ragioni di merito pur citate in premessa non sembrano meritare attenzione né preoccupazione, spinge il collega Lenzi (Italia dei Valori) e la sinistra radicale (Rifondazione, PDCI, Verdi) a non partecipare al voto oppure a votare contro il documento (totale contrari: 11), che passa con i soli voti del PD (14), mentre il testo della minoranza era stato respinto col voto contrario di tutta la maggioranza (20 contro 6).
Mio commento: ero presente in piazza Navona (ho ritenuto moralmente doveroso muovermi dalla località balneare dove mi trovavo per dare voce ad una protesta contro la politica di intimidazione della magistratura avviata dal Governo e non adeguatamente contrastata dal PD), ho sentito solo i primi 6 interventi (me ne sono andato alle 19.30, avendo parecchi chilometri da fare), trovandoli tutti corretti, lucidi e "oggettivi", nel senso che citavano da un lato articoli della Costituzione e dall'altro fatti documentabili, come lo sfascio della giustizia e il rischio di impunità non solo per Berlusconi, ma anche per i tanti operatori di malaffare, corruzione e in generale reati finanziari e societari. E' una odiosa forzatura ridurre quella manifestazione, che definirei "di consapevolezza civile e giuridica", e l'ampia ondata di indignazione spontanea che l'ha accompagnata, a 2 interventi sboccati di comici dediti alla trasgressione verbale. Ed è quindi un errore quello fatto dal mio partito di accondiscendere a questa forzatura, dando una lettura parziale e strumentale di quella piazza, nella quale ho incontrato e salutato decine di militanti del PD (qualcuno con bandiera), soprattutto giovani, del nord industriale e del sud ribelle alla mafia.
Essere un partito riformista non significa posizionarsi sempre e comunque "a mezza strada" tra le diverse opzioni in campo: "nè con Berlusconi, nè con Di Pietro". Uscire dalla stagione dell'antiberlusconismo non significa sottrarsi ad un giudizio chiaro e netto davanti a scelte politiche chiare e nette come quelle che Berlusconi sta imponendo alla sua maggioranza e al paese in tema di giustizia. Mi viene in mente il brano dell'Apocalisse in cui si dice: "Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca". Il testo di san Giovanni si riferisce a Dio: a me fa pensare più modestamente al nostro elettorato.
Seduta del 15 luglio
Ero assente per ferie.
Seduta dell'8 luglio
Ero assente per ferie (con puntata a Piazza Navona per la manifestazione contro i provvedimenti del governo in materia di giustizia).
Seduta dell'1 luglio
In apertura il presidente del consiglio Cevenini esprime a nome di tutti i colleghi solidarietà al consigliere regionale Mezzetti, destinatario di una busta con pallottole, e impegnato a Modena nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'economia del territorio. Seguono alcune dichiarazioni dei consiglieri, tra cui segnalo quelle di Spina (RC) e Finelli (PD) sulla proposta di schedatura dei bambini Rom fatta dal governo. Interessante la risposta della presidente Draghetti alle accuse di incompatibilità, e anche di incoerenza rispetto alla "banca dati dei curricula" da lei stessa creata in Provincia e presentata dalla stampa come un provvedimento "anti-casta", la nomina dell'assessore Duccio Campagnoli a consigliere di amministrazione di BolognaFiere. La presidente afferma tra l'altro che: "... lo statuto della società BolognaFiere prevede che la nomina dei componenti del CDA, di competenza della assemblea, avvenga sulla base di liste presentate dai soci. Nel caso in questione è stata indicata una lista unitaria di nominativi quale espressione di mero gradimento da parte dei soci, lista che è stata poi approvata all’unanimità dall’Assemblea nel rispetto delle regole statutarie e delle norme vigenti. Pertanto non c’è stata alcuna violazione dell’avviso pubblico in quanto nel caso di specie non si è trattato di nomina diretta o disgiunta di cui questo Ente ha provveduto per conto proprio..." Sempre la presidente risponde anche alle polemiche sulle trasferte che hanno portato 4 membri della giunta ad essere assenti dal consiglio dello scorso 24 giugno (Draghetti, Venturi e Benuzzi a Parigi per la sottoscrizione del prestito obbligazionario da 55 milioni, Burgin a Saragozza per una iniziativa internazionale sul clima). A chi paventava un inutile spreco di denaro pubblico e un aumento dei costi della politica, la Draghetti ha risposto che la trasferta a Parigi non è costata nulla perché interamente pagata dalla Banca emettitrice dei BOP (Buoni Ordinari della Provincia), mentre la trasferta spagnola di Burgin, al netto del contributo degli organizzatori, è costata per 4 giorni ben 367 Euro, viaggio, vitto e alloggio inclusi. 4 le delibere: la prima riguarda il rendiconto finanziario 2007 di Villa Smeraldi (il museo della civiltà contadina di Bentivoglio), approvato con 22 voti a favore, 4 astenuti e 1 contrario; è quindi la volta del programma 2009 degli interventi di forestazione, approvato con 25 voti favorevoli (unanimità). Viene quindi approvata con 22 voti a favore, 2 astenuti e 5 contrari lo spostamento del progetto di conservazione delle specie di anfibi minacciate di estinzione da Pianoro a Sasso Marconi. E si arriva infine alla delibera più iimportante, quella relativa all'Accordo Territoriale per il polo funzionale Aeroporto. Per le caratteristiche salienti dell'Accordo, rimando alla IV Commissione del 20 giugno, per il dibattito in Consiglio rimando al verbale che trovate in calce, mentre alla voce "miei interventi in Consiglio - Luglio settembre 2008" trovate il mio intervento sul tema, anche in risposta alle affermazioni del collega Leporati (FI), molto polemico sia durante che dopo il suo intervento(vedi le interruzioni al mio discorso). Alla fine l'accordo viene approvato con 20 voti favorevoli e 7 contrari. Vengono presentati come urgenti due ordini del giorno, il primo di solidarietà alla chiesa cattolica per le offese subite durante il gay pride (ma l'urgenza viene negata, e quindi non viene messo in discussione nè in votazione, ma slitta alla seduta successiva); il secondo che chiede l'inserimento nell'ordinamento del reato di "stalking", ovvero la persecuzione violenta a cui vengono sottoposte molte donne ad opera di ex fidanzati, mariti o compagni. La minoranza esce dall'aula, e l'ordine del giorno viene approvato all'unanimità dalla sola maggioranza. Il consiglio viene quindi chiuso per un atto di rispetto verso le minoranze.
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