Andrea De Pasquale

maggio 2006

Seduta del 30 maggio


In apertura, dichiarazione della presidente Draghetti, in risposta alle domande di attualità di alcuni consiglieri di opposizione, sulla vicenda della convocazione e sconvocazione dell'incontro con i rappresentanti delle categorie economiche, fissato per l'indomani 31 maggio.

Nella risposta la presidente ribadisce quanto già affermato, ovvero che il Sindaco Cofferati le ha fatto sapere che non potrà partecipare all’incontro del 31 maggio tra l’Ufficio di Presidenza della Conferenza Metropolitana, organizzazioni economiche e organizzazioni sindacali per un altro impegno di grandissima rilevanza che richiede la sua diretta presenza. Ricorda che l’iniziativa del 31 maggio fa parte di una proposta ampiamente condivisa da tutti i sindaci dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza e già apprezzata delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, a cui si sta lavorando da oltre un mese.
Non c’è dubbio che il periodo che il Paese e il nostro territorio stanno, vivendo e l’impostazione assolutamente concreta e costruttiva dell’iniziativa, richiedano che tutti i soggetti del “sistema bolognese” siano coinvolti e partecipi.
Ritiene quindi necessario non confermare quella data e ricercare piuttosto insieme un’altra opportunità in cui tutti, e massimamente il Comune di Bologna, possano essere presenti.

Diverse le delibere: una relativa al rinnovo d'ufficio del decreto di approvazione di Guardia Giurata Volontaria Caccia e Pesca, una di modifica dello statuto e dei patti parasociali della Società Reti e Mobilità spa, una di variazione al bilancio di previsione, e una di approvazione dello  schema di convenzione con la Regione Emilia-Romagna ed altri enti per l’attuazione del progetto Man (Metropolitan area Network), con il quale gli enti sottoscrittori si propongono di dotarsi di infrastrutture telematiche di eccellenza tali da evitare duplicazioni di reti in uso alle pubbliche amministrazioni, razionalizzando così la spesa per i servizi di telecomunicazione.

Tra gli ordini del giorno, ne viene approvato uno (unanime) che chiede alla proprietà della Cartiera Burgo di partecipare attivamente al progetto di sostegno per la filiera delle cartiere e a produrre un piano industriale per fronteggiare la crisi aziendale.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 30-05-2006.pdf

Seduta del 23 maggio

Seduta aperta da domande di attualità sulla situazione del Polo Artistico e sulle notizie di stampa che ventilavano la volontà di Imola di costituirsi in provincia insieme a Faenza.

Tra le interrogazioni, segnalo quella del cons. Sabbioni "in merito all'uccisione di due pecore e un agnellino da parte di lupi nel territorio di Castel d'Aiano", alla quale risponde l'assessore Strada, che parla di ferite "di canidi di grossa dimensione" (quindi lupi ma forse anche cani randagi), e dice al Consiglio che si ritiene che gli esemplari di lupi che si aggirano sul nostro territorio siano tra i 25 e i 30, organizzati in 5 o 6 gruppi familiari.

Tra le delibere, viene approvato (all'unanimità!) il nuovo regolamento per il funzionamento dell'Osservatorio Provinciale Rifiuti. Il motivo di tale consenso è da ricercarsi probabilmente nella discussione avuta in Commissione, che ha coinvolto anche le minoranze.

Passa invece solo a maggioranza l'accordo tra Regione e Provincia di Bologna per le "norme in materia di spettacolo" per il triennio 2006-2008, accordo difeso dalla maggioranza (con particolare impegno del consigliere Finelli, presidente della commissione che si occupa di Cultura, stante anche l'assenza per parto dell'assessore Simona Lembi), e criticato dalle minoranze.

Analoga ventura per la delibera di proroga del vigente Piano Faunistico Venatorio (2001-2006) della provincia, approvato giustappunto a maggioranza.

Vengono poi affrontati tre ordini del giorno, tutti sull'anniversario della fondazione dello stato di Israele (e sul conseguente tema dell'antisemitismo risorgente), ma scritti l'uno dalla minoranza (il primo), e gli altri due dalla maggioranza, distinta tra DS, Margherita e Italia dei Valori da un lato, e Rifondazione e Comunisti Italiani dall'altro, ovviamente differenti in alcuni significativi punti (lotta al terrorismo, rifiuto della guerra, diritti dei palestinesi, diritto all'esistenza di Israele, posti in diversi rapporti di causalità e di gerarchia l'uno rispetto agli altri).

Alla fine, posti in votazione dopo un lungo (e scontato) dibattito, al quale mi sono volontariamente sottratto, i documenti hanno questo destino: quello originale, presentato dalle minoranze, viene respinto con 8 voti favorevoli e 14 contrari (22 votanti), quello collegato presentato da DS e Margherita passa con 13 voti favorevoli e 10 contrari (23 votanti), quello collegato presentato dalla sinistra radicale viene respinto con 2 favorevoli, 7 contrari e 12 astenuti (21 votanti).
Per saperne di più: Verbale Consiglio 23-05-2006.pdf

Seduta del 16 maggio


Seduta segnata, a pochi minuti dall'inizio, dalla una chiassosa irruzione di alcuni manifestanti (docenti e genitori di alunni) che contestano la scelta della Provincia di trasferire il Liceo Artistico e l'Istituto d'Arte nell'ormai famoso (o famigerato, secondo gli scontenti) Polo Artistico di via Marchetti. 


L'esposizione di striscioni e il proferimento di slogan (tra cui, la richiesta di ritirare la "diffida", ovvero la lettera con cui la Provincia ha invitato il comitato del Polo Artistico a non alterare i fatti, minacciando conseguenze legali se si continuano a leggere falsità sui giornali) induce il presidente a sospendere il Consiglio, in modo da favorire un incontro tra una delegazione di consiglieri e i manifestanti.

Personalmente, giudico negativamente questi episodi, in quanto questa disponibilità a sospendere i lavori per "parlare coi manifestanti" rischia di diventare una pratica di "occupazione" dell'aula consigliare a disposizione di chiunque abbia a protestare per qualsiasi decisione amministrativa con cui non si è d'accordo. Anche il re-ingresso in aula dopo l'incontro, con la seconda interruzione dei lavori per ribadire le richieste già fatte, denota a mio giudizio una tendenza prevaricatoria e una bassa considerazione per le istituzioni e il funzionamento degli organi amministrativi. Sul merito poi, la sede della nuova scuola è stata oggetto di un sopralluogo dei consiglieri, e di un lungo approfondimento in commissione, dal quale le proteste degli "scontenti" risultano obiettivamente forzate e poco fondate. 

Tra le delibere, viene approvato il bilancio consuntivo 2005 dell'istituzione Minguzzi, e una delibera (già trattata nella IV commissione del 12 maggio) che estingue la fideiussione accesa da ATC riguardo la realizzazione del "tram su gomma" (Trasporto Pubblico a Guida Vincolata, sulla direttrice Bologna - San Lazzaro), sostituendola con un impegno "politico" delle due amministrazioni azioniste di ATC (ovvero Comune e Provincia di Bologna), grazie alla disponibilità dichiarata dal Ministero delle Infrastrutture a non esigere più la fideiussione, che comportava un costo annuale di 760.000 Euro di oneri finanziari (vedi il mio intervento). Viene infine approvata la nuova convenzione tra Provincia ed ACER per la gestione del patrimonio edilizio ad uso abitativo di proprietà della Provincia (si tratta di un centinaio di appartamenti).

In coda, viene presentato ed approvato all'unanimità un ordine del giorno sullo scandalo del calcio, che auspica l'accertamento della verità e chiede, una volta accertate le responsabilità, un risarcimento delle società danneggiate "tra cui sicuramente c'è il Bologna Calcio", anche in termini di ricollocazione in serie A.

Per saperne di più: Verbale Consiglio 16-05-2006.pdf

Seduta del 9 maggio


Consiglio aperto da un nuovo momento di silenzio, per nuovi lutti, per nuovi ragazzi - militari italiani - uccisi in settimana (2 a Kabul, 1 morto in seguito alle ferite subite a Nassiria).

Tra le domande a risposta immediata predomina il tema della sicurezza stradale: si parla di camion di manutenzione in mezzo alla strada in corrispondenza di curve sui tracciati appenninici (Lenzi), di incroci pericolosi con incidenti frequenti (Leporati), ai quali risponde inossidabilmente l’assessore Prantoni, sempre molto presente e informato. 

Stancamente attraversata la fase delle interrogazioni, il dibattito si accende su un ordine del giorno presentato dalla minoranza sui morti di Nassirya, subito affiancato da un secondo ordine del giorno della maggioranza sullo stesso tema, che naturalmente accentua meno l'aspetto eroico e la natura pacifica della missione militare, e più la condanna alla guerra e la necessità di "internazionalizzare la gestione della crisi irachena", al quale vengono dedicate un paio d'ore abbondanti. Con poca soddisfazione di diversi consiglieri, tra cui il sottoscritto.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 09-05-2006.pdf

Seduta del 2 maggio


In apertura un discorso della presidente Draghetti sui 3 militari italiani caduti lo scorso 27 aprile a Nassirya provoca la richiesta, da parte di Forza Italia, di aprire un dibattito. La richiesta viene respinta con votazione contraria di DS e Margherita (il Partito Democratico…), per un totale di 18 voti, nonostante la votazione favorevole delle minoranza (FI e AN) ai quali si aggiungono Rifondazione, Verdi e Pdci (12 voti in totale).

Vengono quindi presentate due delibere, già dibattute in Commissione lo scorso 28 aprile, relative all’accordo territoriale per la presentazione in forma associata dei Piani Strutturali Comunali da parte della Comunità Montana Cinque Valli bolognesi (Loiano, Monzuno, Pianoro, San Benedetto, Sasso Marconi), e da parte dell’Unione Valli del Samoggia e dei Comuni dell’area Bazzanese. Si fa notare l’assenza, all’interno del primo dei due accordi, dei comuni di Castiglione dei Pepoli, Monterenzio e Monghidoro: assenze diversamente motivate, dato che mentre Castiglione pare avere oggettivi problemi di tempistiche (e dichiara di voler rientrare appena possibile nella pianificazione associata), Monghidoro invece fa una bandiera della sua volontà di “far da solo”, come segno di protesta verso quella che le forze politiche di centrodestra giudicano un eccesso dirigistico del PTCP, del quale la pianificazione associata è figlia.

Con questi due accordi diventano 7 le associazioni di comuni che decidono di intraprendere un percorso comune per l’elaborazione delle scelte di sviluppo del territorio, in modo anche trasversale al colore delle amministrazioni (es. il comune di Loiano è amministrato dal centrodestra).

Vengono poi presentati come urgenti 4 ordini del giorno. Il primo, presentato da DS e Margherita, è un documento molto sobrio che condanna gli episodi di intolleranza registrati nelle manifestazioni del 25 aprile a Milano, dove si condanna l’atto di bruciare la bandiera israeliana, e la contestazione dei ministri Moratti e Buttiglione, che avevano tutto il diritto – come cittadini e come ministri – di prendere parte ad un momento di festa unitaria e istituzionale. Il testo viene votato da 22 consiglieri a favore (maggioranza e minoranza unite, tranne l’Altra Sinistra) e 4 contrari (Rifondazione, PDCI e Verdi), che nei loro interventi glissano sull’episodio della bandiera israeliana, e insistono sul diritto a “liberi fischi in libera piazza” a fronte di presenze giudicate interessate e strumentali.

Segnalo invece positivamente l’intervento della consigliera Zanotti, che dichiara come importino meno le ragioni e i sentimenti con cui Moratti e Buttiglione erano presenti a celebrare il 25 aprile, e impori molto di più che ci fossero, a sottolineare un ricorrenza non di parte, ma nazionale e unificante.

Del secondo odg, presentato dalle minoranze e che esprimeva solidarietà alle forze armate impegnate in Iraq, viene respinta l’urgenza. Il terzo documento, presentato dai DS, chiede alla regione di adeguarsi alla modifica normativa nazionale (intervenuta con legge 266 del 23 dicembre 2005) rispetto alle procedure di gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale: viene votato da tutti i consiglieri di maggioranza, con l’astensione delle minoranze.

Il quarto ed ultimo odg, votato all’unanimità benchè proposto dalle minoranze, chiede alla giunta di interessarsi alla situazione della cartiera Burgo di Lama di Reno, di cui si vocifera che intenda chiudere.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 02-05-2006.pdf
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