Andrea De Pasquale

marzo 2005

Seduta del 18 marzo


Il primo dei 3 punti all'ordine del giorno riguarda l'approvazione dello Schema di Accordo Territoriale tra la Provincia di Bologna ed i Comuni facenti parte dell'Associazione Intercomunale Terre d'Acqua (San Giovanni in Persiceto, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese, Crevalcore, Anzola dell'Emilia, Calderara di Reno) per l'elaborazione in forma associata dei Piani Strutturali Comunali. Viene approvato a maggioranza (votano contro le opposizioni).

Il secondo punto riguarda l'adesione della Provincia di Bologna al Progetto Nazionale Iniziativa Car Sharing (ICS) per la gestione coordinata ed integrata dei servizi locali di Car Sharing. Viene approvato all'unanimità.

Il terzo punto riguarda il piano di Tutela delle Acque. I principali problemi della provincia di Bologna sono l'inquinamento delle risorse idriche superficiali (abbiamo qualità buona e sufficiente in montagna, sufficiente e scadente in pianura), e l'impoverimento delle acque sotterranei (con un deficit di 12,5 milioni di metri cubi all'anno, e un abbassamento della falda di prelievo fino a 50-60 metri sotto il livello del suolo).

Ogni anno in provincia vengono consumati circa 280 milioni di metri cubi d'acqua, di cui 180 presi da risorse superficiali (fiumi, canali, laghi), 100 da risorse sotterranee. Di questi 280 milioni totali, 115 sono per usi civili, 30 per usi industriali, 145 per usi agricoli. In particolare mi sembra grave il prelievo di 56 milioni di metri cubi all'anno per usi civili (22 per usi industriali, 22 per usi agricoli). Significativo anche il 18% di perdite della rete distributiva (un valore basso rispetto alle medie nazionali, ma che si vuole ulteriormente ridurre per portarlo al 15%).

La seduta prosegue, nel pomeriggio, con la partecipazione della Commissione al convegno sull'esplosione della città, tenutosi a margine del SAIEDUE, con la partecipazione di urbanisti di vari paesi.
Per saperne di più: Verbale IV comm 18032005.pdf

Seduta del 12 marzo


Convocazione straordinaria, al sabato pomeriggio, per partecipare al convegno di inaugurazione della mostra "L'esplosione della città", promossa dalla provincia di Bologna in collaborazione con l'università di Venezia.

Un convegno molto interessante, che ci ha consegnato una fotografia allarmante dell'andamento "diffusivo" degli insediamenti negli ultimi 20 anni, nei quali - a Bologna come in molte altre città europee - decine di migliaia di abitanti si sono spostati fuori dai confini urbani, ma non più nei "centri" dell'hinterland, bensì in modo sparso, frammentato, polverizzato nel territorio. Con l'inevitabile effetto di moltiplicare gli spostamenti su auto privata.

Tra gli interventi che si sono fatti carico di indicare non solo analisi, ma anche soluzioni, emerge quello di Oriol Nello, assessore all'urbanistica della Catalogna, che ha parlato delle azioni intraprese intorno a Barcellona per arginare il fenomeno e invertire la rotta.

Seduta dell'11 marzo


Due gli oggetti: l'approvazione dello Schema di Accordo Territoriale tra la Provincia di Bologna, il Nuovo Circondario Imolese ed i Comuni facenti parte del Nuovo Circondario Imolese (Imola, Castel San Pietro Terme, Medicina, Dozza, Mordano, Castel Guelfo, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Fontanelice, Castel del Rio) per l'elaborazione in forma associata dei Piani Strutturali Comunali.

Si tratta finalmente delle prime azioni concrete di attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, ovvero di governare la pianificazione del territorio con uno sguardo più allargato rispetto ai ristretti confini comunali: e lo strumento dei Piani Strutturali Comunali redatti in forma associata sono un primo, essenziale passaggio per passare dalle parole ai fatti.

Uno degli elementi interessanti di questa pianificazione associata è l'istituzione, tra i comuni aderenti, di un fondo di compensazione e perequazione che permetta di gestire gli introiti derivanti dalle scelte di consumo del territorio fatta da alcuni comuni (che hanno potenzialità espansiva grazie alle dotazioni infrastrutturali e di servizi) a beneficio anche dei comuni che accettano di non espandersi.

Il secondo oggetto riguarda i criteri per la determinazione delle tariffe che la Concessionaria Consortile Autostazione di Bologna S.p.A. applicherà nel triennio 2004-2006 ai concessionari dei servizi pubblici di linea che utilizzano la Stazione Autolinee di Bologna.
Per saperne di più: Verbale IV comm 11032005.pdf

Seduta del 4 marzo


La seduta si apre con la partecipazione al Comitato consultivo sulle varianti urbanistiche richieste dal comune di Granarolo (presentate dall'assessore all'urbanistica, Mauro Venturi, tanto per cambiare...):

1 - mutamento di classificazione da B1 (che impedisce qualsiasi espansione) a B2 (che tollera espansioni limitate: in questo caso 860 mq) in una villa con verde di pregio collocata all'interno della zona industriale di Quarto. Pur avendo motivato la richiesta con l'obiettivo di una ricomposizione familiare (l'edificato attuale ammonta a 2.800 mq di SU), viene giudicata obiettivamente un'enclave residenziale in territorio produttivo, e come tale da non espandere.

2 - mutamento di destinazione da agricolo (attuale) a produttivo per una porzione del "ferro di cavallo" intorno all'inceneritore di via del Frullo, nel quale sarebbe prevista una fascia di mitigazione ambientale. Con la concessione della possibilità di edificare in questa porzione, la proprietà accetterebbe di superare il contenzioso che la contrappone ad Hera per la cessione del territorio da destinare appunto a fascia di mitigazione. Questo costituisce il vero punto di interesse della proposta di variante.

3 - espansione dello stabilimento della Meliconi a Cadriano. Il PTCP consente espansioni per attività produttive già insediate, e in più questa zona è già classificata come area produttiva consolidata di interesse sovracomunale. La richiesta di espansione però va a "sbordare" rispetto agli attuali confini dell'area produttiva, superando una linea di confine netta. Si osserva pertanto che l'espansione andrebbe gestita in altro modo, con uno strumento diverso dalla variante.

Dopo il Comitato, la commissione approva la convenzione tra la Provincia di Bologna ed il Comune di Budrio per la realizzazione degli svincoli sulla variante alla S.P. n.3 "Trasversale di Pianura" e delle opere ad essi connessi.
Per saperne di più: Verbale IV Comm 04032005.pdf
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