Dopo una serie di domande d'attualità, va in votazione una delibera
di variazione del bilancio di previsione 2006, che viene approvato con 24 voti a favore e 6 contrari.
Passando poi agli ordini del giorno, viene approvato (con 19 voti a favore e 6 contrari) un ordine
del giorno presentato dalla maggioranza sul fenomeno migratorio, che critica la legge Bossi-Fini per il carattere punitivo e repressivo rispetto agli stranieri, di cui le nostre aziende hanno bisogno in misura superiore alle quote previste dalla legge stessa, che stigmatizza il metodo scelto per accogliere le domande di regolarizzazione (il criterio dei primi che arrivano, con file di 2 giorni e 2 notti fuori dagli uffici postali), e chiede di arrivare ad una programmazione dei flussi di immigrazione, concordandola con le imprese, e di introdurre la figura dello sponsor, privato, imprenditoriale o istituzionale.
Viene poi discusso
un odg sull'insufficiente sicurezza nelle ferrovie, che oltre a denunciare inadempimenti e ritardi dell'azienda rispetto alle dotazioni di sicurezza,
esprime solidarietà ad un lavoratore licenziato da Trenitalia per essersi rifiutato di guidare un Eurostar da Bologna a Roma, per denunciare la pericolosità del sistema VACMA (il cosiddetto "uomo morto", ovvero il pedale da schiacciare ogni 55 secondi per dare prova di vigilanza, e che se non schiacciato causa l'arresto del treno).
Personalmente, pur condividendo la denuncia sul tema della sicurezza, ritengo che
un'azienda seria, che vuole governare il proprio processo produttivo, deve essere in grado di sanzionare un lavoratore che, anche con le migliori intenzioni, decide di bloccare per quasi 2 ore un Eurostar in viaggio da Bolzano a Bologna per manifestare la propria opposizione ad una scelta organizzativa dell'azienda. Decido quindi di
astenermi, e con me tutto il gruppo della Margherita.
Viene poi presentato dalla minoranza un ordine del giorno urgente sulla
situazione in Bielorussia (dove elezioni farsa hanno "confermato" il leader uscente Lukashenko, e dove gli oppositori sono stati arrestati, manganellati e minacciati di perdere il lavoro):
i nostri alleati (DS, Verdi, Rifondazione, Italia dei Valori e Comunisti Italiani)
votano contro l'urgenza, mentre noi come Margherita abbiamo votato a favore, insieme alla minoranza.
Credo che avere respinto l'urgenza sia stato un errore: le violenze e le offese alla democrazia che sono in atto in Bielorussia meritano certamente l'attenzione di un Consiglio che già si è espresso su vari temi internazionali.
In coda al consiglio presento un
ordine del giorno sulla libertà di religione, cogliendo lo spunto dalla vicenda dell'afghano sotto processo (con rischio di condanna a morte) per essersi convertito al cristianesimo. Il documento (di sole 6 righe: vedi i dettagli in "
Miei interventi in Consiglio - 28 marzo 2006") viene approvato con 21 voti a favore e 1 astensione (nessun contrario).