marzo 2007
Seduta del 27 marzo
Assemblea che si apre con la commemorazione di Beniamino Andreatta (scomparso il giorno prima dopo 7 anni di coma), e a cui partecipo per sola mezz'ora, essendo inviato a rappresentare l'Ente (in quanto presidente della Commissione competente per materia, ed essendo impossibilitati la Presidente e il Vicepresidente) all'abbattimento dell'ultimo diaframma nella galleria di interconnessione pari (ovvero, da Firenze verso Bologna) della linea Alta Velocità / Alta Capacità in quel di Pianoro.
Tra gli argomenti trattati in Consiglio (che traggo dal verbale), l'adesione (approvata all'unanimità) all’iniziativa proposta da “Il Resto del Carlino” e dalla trasmissione radiofonica “Zapping” contro gli incidenti stradali del sabato sera, che prevede il blocco simbolico della circolazione privata delle automobili sabato 28 aprile dalle 22 alle 6 del mattino; e la solidarietà (sempre unanime) ai lavoratori della Sabiem in lotta contro la “situazione di precarietà dell’azienda”, che da diversi mesi non paga loro lo stipendio con regolarità.
Una segnalazione merita poi l'ordine del giorno con cui il Consiglio provinciale chiede alla Giunta di attivarsi “da subito sul territorio e per quanto di propria competenza, per arginare il fenomeno della crescita di aborti fra le minorenni, con azioni preventive, educative e di supporto sociale tutte tese ad una scelta di maternità consapevole”. Presentato dalle consigliere Claudia Rubini (An) e Angela Labanca (Fi) e quindi approvato con 21 voti a favore e 2 astenuti (Rifondazione), dopo un emendamento proposto da Vania Zanotti (Ds) e in seguito all’aggiunta delle firme di Marietta Fusco, Nadia Musolesi, Anna Pariani, Gigliola Poli, Emanuela Torchi e Vania Zanotti, tutte rappresentanti dei Ds, l’odg è stato redatto in seguito alla pubblicazione, in questi giorni, del rapporto annuale per il 2006 del ministero della Giustizia sullo stato di attuazione della legge 194 del 1978 (tutela sociale della maternità e interruzione volontaria della gravidanza), dal quale emerge che il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza effettuate dalle donne italiane è diminuito di circa un 6%, e che il numero degli aborti chiesti ed ottenuti con l’autorizzazione del giudice da parte delle minorenni è invece cresciuto di circa un 4%.
Seduta del 20 marzo
Seduta con alcune interrogazioni interessanti, tra cui segnalo quella del cons. Finotti (Forza Italia), sullo stato di degrado di alcune stazioni ferroviarie del nostro territorio, alla quale risponde il vicepresidente Venturi delineando 3 linee di azione (videosorveglianza, affidamento ai comuni dei locali, pulizia e ristrutturazioni) e ribadendo la centralità di questo tema per una effettiva fruibilità del Servizio Ferroviario Metropolitano; e quella del cons. Sabbioni (sempre Forza Italia) sugli incidenti causati dagli ungulati nelle strade provinciali, alla quale risponde l'assessore Prantoni comunicando un dato effettivamente preoccupante, ovvero il raddoppio di tali incidenti (da 30 a 60 all'anno) sulle sole strade provinciali (si suppone che quelle comunali, più estese e più a contatto con l'habitat di questi animali, siano ancora più interessate).
Vengono approvate in rapida successione (dato che il dibattito è avvenuto in Commissione) 6 delibere: - sugli indirizzi per le politiche di pace (23 favorevoli, 7 astenuti); - sulla revisione della pianta organica delle farmacie nei comuni della provincia (28 favorevoli, nessun astenuto nè contrario); - sull'accordo territoriale per gli Ambiti Produttivi Sovracomunali dell'Associazione Intercomunale Terre di Pianura (comuni di Baricella, Budrio, Granarolo, Malalbergo, Minerbio, Molinella); - sul Parco dell'Abbazia di Monteveglio (21 favorevoli, 7 astenuti); - sulla rinuncia della provincia al diritto di opzione sulla società Nuova Quasco, dalla quale quindi usciamo (20 favorevoli, 1 astenuto, 3 contrari); - sulla Convenzione tra Provincia, Circondario Imolese e Comuni del territorio provinciale per l'organizzazione dei sistemi Bibliotecario, Archivistico e Museale (24 favorevoli, 4 astenuti).
La seduta si conclude con il dibattito sull'odg, proposto dal consigliere Renato Ballotta (DS), poi integrato e sottoscritto da tutti i gruppi consigliari, che impegna la giunta a contrastare il fenomeno degli affitti in nero, anche a valle della morte della studentessa Marika Cannarsa, causata (probabilmente) da una caldaia non a norma.
Seduta del 13 marzo
Seduta piuttosto breve, a compensare la precedente (di oltre 5 ore). Non ci sono delibere, ma solo interpellanze e un solo ordine del giorno (che invita le compagnie assicurative ad abbassare i costi delle polizze alla luce della diminuita incidentalità nel territorio di Bologna; benché presentato dalle minoranze, il testo viene approvato all'unanimità).
L'inizio del consiglio (e della giornata) è movimentato dalla presenza di animali (una mucca, un vitello, un asino) sotto i portici di palazzo Malvezzi, portati dal comitato (una trentina di persone) contrario alla realizzazione del parco eolico di Casoni di Romagna.
Il consigliere Leporati coglie l'occasione per contrapporre alla decisione (fresca del mattino) della Giunta di dare il via libera alla centrale eolica, una intervista di Carlo Rubbia al Corriere della Sera, nella quale il premio Nobel (nonché consulente del governo Prodi, ricorda Leporati...) afferma che l'Italia dovrebbe dedicarsi all'energia solare e trascurare quella eolica, lasciandola ai paesi del nord Europa dove il vento è più forte.
La risposta di Burgin (che consiglio di leggere: da pag. 20 a pag. 22 del verbale in allegato) è un efficace e piacevole saggio di cultura di governo: riconosce che ci sono sperimentazioni di tecnologie che potranno cambiare il modo di produrre energia (l'allusione è al solare termodinamico), distingue tra tecnologie mature (tra cui l'eolico, sul quale la politica è chiamata a decidere oggi) e tecnologie appunto sperimentali (e sono quelle di cui parla Rubbia, che non è un amministratore, ma un ricercatore appunto), che verranno pronte tra 10 o 20 anni. E afferma:
"Il potenziale eolico in Italia è quantificato da studi ministeriali nell’ordine di 15.000 megawatt, oggi noi ne abbiamo installati 1.000, la Germania ne ha installati 18.000, la Danimarca ne ha installati circa 10.000 ed è un Paese piccino. Mentre aspettiamo che maturi il solare termodinamico, solare termodinamico (su cui Rubbia sta lavorando) che cosa facciamo? Continuiamo a fare centrali a turbo gas oggi e a carbone sedicente pulito domani? O facciamo il nucleare per cui ora che un impianto è pronto l’uranio è già finito?"
Seduta del 6 marzo
Seduta aperta con un minuto di silenzio per la morte di monsignor Enelio Franzoni, quindi prevalentemente dedicata al tanto atteso dibattito su Romilia, a valle della commissione del 28 febbraio nella quale sono stati ascoltati i proponenti. Molto interessanti gli interventi in aula, che hanno fatto emergere le diverse posizioni e sensibilità rappresentate in Consiglio. Da un lato l'esplicito sostegno al progetto da parte delle minoranze, Forza Italia e AN, che hanno puntato il dito contro il PTCP, il Piano Provinciale al quale non solo votarono contro nello scorso mandato, ma contro il quale fecero pure le barricate, prolungando un consiglio fino a tarda notte. Dall'altra l'evidente posizione critica di Rifondazione, Verdi e Comunisti Italiani, che però in questa circostanza hanno saputo mantenere una apprezzabile sobrietà di giudizi, sapendo di dover interpretare, come istituzione, un ruolo di arbitro, senza pregiudiziali contrarie. In mezzo - si fa per dire... - noi dell'Ulivo, ovvero DS e Margherita, che pur nel comune atteggiamento cauto, lasciamo trapelare sensibilità diverse e talvolta opposte: è il caso - per iniziare da casa nostra - degli interventi mio e del collega Fabrizio Castellari, vicesindaco di Imola e (come molti imolesi) fortemente interessato alla realizzazione del progetto; ed è pure il caso, tra i DS, di Raffaele Donini (di cui consiglio di leggere il limpido e lucido intervento, da pag. 37 a pag. 43 del verbale in allegato) e di Gaetano Mattioli, consigliere comunale a Medicina e arruolato tra gli "sponsor" di Romilia (con ben 2 interventi!) Il dibattito termina con la presentazione di due ordini del giorno: quello presentato dalla minoranza viene respinto con 10 voti favorevoli e 24 contrari, quello della maggioranza viene approvato con numeri invertiti (24 a 10). Trascrivo il breve testo del documento approvato: Il consiglio provinciale di Bologna, preso atto della proposta di progetto denominata "Romilia", illustrata alle Commissioni Consiliari in data 28-02-2007; invita la giunta a verificare nel merito opportunità, criticità, compatibilità e sostenibilità della proposta presentata ai sensi dell'articolo 9.4 comma 10 del PTCP, e nel contesto di una programmazione di lungo periodo che sia capace di prevedere i possibili scenari futuri nel quadro dei criteri e dei parametri fissati dal PTCP".Vengono poi approvate due delibere, una relativa alla modifica del regolamento per i contratti (all'unanimità), l'altra sulla convenzione tipo per consentire ai piccoli comuni di avvalersi dell'ufficio provinciale per la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), che passa con 20 voti favorevoli, 4 astensioni, 3 contrari. In chiusura (siamo ormai oltre le 20.00, nonostante l'inizio del consiglio sia stato anticipato alle 15.00) viene approvato con 17 voti favorevoli (Ds, Margherita, FI e An) e 2 contrari (Prc) un ordine del giorno sui fatti accaduti nell’ambito della manifestazione che si è svolta sabato 3 marzo a Bologna, contro il Centro di permanenza temporanea (Cpt) di via Mattei. Il documento, firmato dal presidente Cevenini e presentato da Forza Italia, condanna “qualsiasi forma di violenza ed illegale forzatura dei diritti garantiti dalla democrazia a scapito dei diritti degli altri cittadini” ed esprime piena solidarietà alle forze dell’ordine “che hanno agito con misurato equilibrio” riuscendo a ridurre al minimo i danni. L’ordine del giorno, pur sottolineando che va garantito il diritto di manifestare ed esternare pubblicamente le proprie idee, ribadisce che qualunque manifestazione deve rispettare le esigenze della città “che non può essere danneggiata e bloccata in maniera troppo invasiva delle proprie necessità quotidiane”. Mi è dispiaciuto il voto contrario dei due colleghi di Rifondazione, con i quali non si è avuto il tempo (qualcuno dice "la volontà") di raggiungere un accordo, e che riconduco al braccio di ferro sulla "legalità" in atto in Comune Bologna, del quale purtroppo risentiamo anche noi in Provincia le conseguenze.
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