ottobre 2007
Seduta del 30 ottobre
In apertura, tra le interrogazioni ricorre il tema Autovelox, da alcuni giorni oggetto di campagne giornalistiche (Il Carlino in testa) molto critiche, a (supposta) difesa dei cittadini (intesi però più come portafogli che come possibili vittime della strada). Nella sua risposta l'assessore Prantoni dà alcuni numeri relativi al primo mese di sperimentazione dei 15 nuovi Autovelox attivati a settembre sul nostro territorio (vedi IV Commissione del 14 settembre 2007). Globalmente i "vigili elettronici" hanno rilevato 4.500 infrazioni, realizzando altrettanti scatti fotografici, il 25% dei quali però risulta non utilizzabile per difficoltà a riconoscere la targa e per il rischio di ricorsi. Dei 3.300 scatti residui (nessuno dei quali notificati, trattandosi appunto di un periodo sperimentale, che terminerà domani 31 ottobre: dal 1 novembre quindi inzieranno le multe!). Immaginando un costo medio di 100 Euro a multa, si può prevedere un flusso di circa 300 mila Euro al mese. Tre le delibere sottoposte al giudizio dell'aula: quella di approvazione del Programma di educazione alimentare, orientamento e qualificazione dei consumi (approvata all'unanimità: 28 voti a favore); quella di approvazione del Piano territoriale del Parco regionale dell'Abbazia di Monteveglio (20 a favore, 4 contrari, 3 astenuti); e infine quella (a cui era mancata la maggioranza qualificata la scorsa seduta) di modifica al regolamento per la concessione in uso abitativo delle Case Cantoniere di proprietà della Provincia (che passa con 21 voti favorevoli e 7 astenuti, perchè trattandosi di seconda votazione, basta la maggioranza assoluta). Viene poi proposto come urgente un ordine del giorno (su iniziativa dei partiti della sinistra radicale) di sostegno alla vertenza dei metalmeccanici: il testo, dopo essere stato "depurato" di alcune espressioni ostili rispetto alle imprese (inizialmente descritte nell'atto di "intascare" benefici fiscali di cui in realtà non hanno fatto nemmeno in tempo ad accorgersi, compensati come sono stati dall'aumento di costi ed oneri...) Dopo un dibattito in cui segnalo l'intervento di Walter Conti, collega del PD, ex sindaco di Ozzano (ma soprattutto imprenditore!), che ricolloca la vertenza in un quadro più completo e realistico, di cui fanno parte le difficoltà e gli sforzi che le imprese stanno facendo per non perdere competitività sui mercati internazionali, il testo viene approvato con 20 voti a favore e 8 astensioni.
Seduta del 25 ottobre
Convocata eccezionalmente di giovedì pomeriggio causa assemblea UPI (Unione Provincie Italiane) tenutasi da lunedì a mercoledì scorso a Firenze, la seduta si apre con alcune domande di attualità sul Passante Nord, oggetto di attacchi da parte della minoranza, aiutata in questo dalle periodiche dichiarazioni di parlamentari o sottosegretari della sinistra radicale che si impegnano a impedire il finanziamento dell'infrastruttura, fornendo in questo modo munizioni sempre nuove al centrodestra. Si arriva quindi alle delibere: la prima (relativa ad una modifica al regolamento di assegnazione delle case cantoniere di proprietà della Provincia) ottiene 23 voti a favore e 4 astensioni, ma non passa perché, trattandosi di materia regolamentare, occorre la maggioranza qualificata di 25 favorevoli su 36. Si passa poi alla delibera relativa al nuovo regolamento unificato per la gestione sovracomunale degli autoservizi pubblici non di linea con autovettura (in pratica, taxi e noleggio con conducente, le auto blu con lo scudetto vicino alla targa), già trattato nella IV Commissione del 19 ottobre. In questa sede mi limito a citare un dettaglio molto indicativo: la normativa attuale, riformata nel 2006 in senso "liberale", consente ai comuni di mettere a bando nuove licenze per i Taxi (a Bologna, 42 sulle 650 esistenti). Ma al tempo stesso prescrive che l'introito della vendita di tali nuove licenze venga devoluto ai detentori di vecchie licenze! A questo inaccettabile meccanismo, corporativo e feudale, dedico il mio intervento in Consiglio, nel quale esprimo il mio convinto apprezzamento per il tentativo - sia pur parziale e forse ancora timido - di questo governo e del mio partito di iniziare a mettere in discussione le rendite di posizione delle tante "caste" di cui è pieno il nostro paese, e di rafforzare la libertà di impresa e la concorrenza. La delibera passa con il voto favorevole dei 23 consiglieri di maggioranza, e quello contrario - ed inspiegabile, a mio giudizio - dei 4 di minoranza. Venendo agli ordini del giorno, viene approvato all'unanimità quello che invita la giunta a promuovere una ricerca sulla situazione di minorità delle donne immigrate sul nostro territorio; altrettanto unanime il voto sul testo che chiede alla giunta di valorizzare la " festa dei nonni", e su quello che esprime solidarietà ai lavoratori del pastificio Corticella. Respinto invece un testo della minoranza che chiedeva la modifica della legge Gozzini (che negli anni '70 istituì pene alternative al carcere) a favore delle vittime dei reati, ed approvato a maggioranza (contraria l'opposizione) un odg di solidarietà alla senatrice Montalcini dopo le affermazioni di Storace (che con l'eleganza che lo contraddistingue le ha pure recapitato un paio di stampelle...).
Per saperne di più: (nota: nel mio intervento a verbale c'è un errore di trascrizione; laddove trovate "prese di posizioni" era "rendite di posizione"). Verbale Consiglio 25-10-2007.pdf
Seduta del 16 ottobre
In apertura la giunta risponde ad alcune domande di attualità poste dai consiglieri nella seduta precedente (tra cui una del collega Caserta sui motivi retrostanti all'abbattimento di una quercia storica in via Bortolotti a Bologna... di cui l'assessore Burgin ci racconta la storia vegetativa, ricavata dagli uffici del Comune di Bologna, fino all'epilogo dovuto a rischi di crollo in strada; e il bello è che in conclusione l'assessore sottolinea che come Provincia non abbiamo alcuna competenza in materia!)
Viene approvato con 22 voti a favore e 7 contrari un ordine del giorno - lungamente discusso in Commissione - che sostiene la scelta politica di offrire alla comunità islamica presente sul nostro territorio uno spazio per costruire una moschea, in ossequio al principio di libertà religiosa, al fine di creare "un impatto meno negativo con il contesto abitativo circostante", e di "favorire un dialogo che porti al rispetto reciproco... e la prevalenza di posizioni contrarie ad ogni fondamentalismo e ad ogni integralismo", ma dall'altro ribadendo "la pari opportunità e dignità per le donne e la salvaguardia dei diritti die bambini".
Su questo testo la minoranza si scaglia con le tesi ormai note, le cui parole chiave sono la minaccia alla nostra identità culturale, il rischio terroristico, e le recenti offese ad alcuni simboli della fede cattolica, secondo loro facente parte di un unico disegno anticlericale e di ripudio delle nostre radici culturali e religiose. A queste tesi se ne contrappongono altre pure eccessive, di segno opposto, da parte degli alleati di sinistra. Inutile dire che mi rispecchio negli interventi più equilibrati dei colleghi del PD, che sottolineano come il documento non dice affatto che la religione islamica è uguale a quella cattolica, ma semplicemente che offrire un luogo per esercitare un culto fa parte sia della nostra tradizione culturale che politica, e non ha nulla a che vedere con gli attacchi alla fede cristiana.
Viene poi il turno di 4 ordini del giorno su temi di viabilità. Il primo (di cui trovate la genesi nella IV Commissione del 12 ottobre), che chiede il trasferimento delle funzioni e delle risorse proprie dell’Anas alla Regione Emilia-Romagna, in particolare per quanto riguarda le strade statali 64 Porrettana e 9 via Emilia, dato lo scarso impegno di Anas nella manutenzione e ne recepimento delle richieste dei territori, viene approvato con 21 voti favorevoli (An, FI, Ds, Margherita), 2 astenuti (Sd) e 3 contrari (Verdi, PdCi, Rc) a motivo della citazione del Passante Nord tra le infrastrutture dichiarate necessarie per la mobilità.
Sullo stesso tema è stato presentato un ordine del giorno anche dalla Sinistra radicale e da Sinistra democratica, successivamente approvato all’unanimità, che aggiunge, tra le richieste, anche i fondi per completare il Servizio ferroviario metropolitano.
Il terzo documento, approvato all'unanimità, mira ad accelerare l'iter per realizzazione della Complanare all’A14, discusso sempre nella Commissione del 12 ottobre.
Infine viene votato l'ultimo ordine del giorno, di sostegno alle istituzioni bolognesi impegnate in questi giorni a chiedere adeguati finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture nevralgiche per Bologna, come il Passante nord e il Servizio ferroviario metropolitano. Il documento è stato approvato con 22 voti favorevoli (Ds, Sd, Margherita, FI e An), contrari i Verdi, 2 astenuti Rc PdcI.
(Nota: nella trascrizione del mio intervento c'è un errore ricorsivo; laddove trovate "prese di posizioni" leggete in realtà "rendite di posizione"). Verbale Consiglio 16-10-2007.pdf
Seduta del 9 ottobre
Seduta aperta da una serie di domande di attualità, tra cui segnalo quella di Sabbioni (Forza Italia) relativa alla netta presa di posizione del vicepresidente Venturi (che ha invitato i parlamentari eletti a Bologna a mettere in dubbio il voto alla Finanziaria se non conterrà risorse per le infrastrutture del nodo bolognese), e la mia, sulle discutibili dichiarazioni di alcuni amministratori rispetto al nodo di Casalecchio, rispetto al quale si chiedono "corsie preferenziali" ed "esenzioni da pedaggi" in una logica di fughe in avanti e di localismo opposta a quella che serve, che vuol dire fare massa critica, evitare le guerre intestine e chiedere risorse per l'insieme delle opere, senza scavalcamenti e ipoteche.
L'unica delibera, di approvazione del Piano di Gestione della qualità dell'aria, già discusso in Commissione, provoca un lungo dibattito in aula, che si conclude (dopo 2 ore) con il voto: 19 favorevoli e 8 contrari.
Passando agli ordini del giorno, si vota un ordine del giorno di condanna delle ripetute violenze sessuali registrate anche negli ultimi giorni sul nostro territorio (26 favorevoli, unanimità).
Al momento di presentare l'ordine del giorno sulla costruzione di una Moschea, firmato da tutti i gruppi di maggioranza, già rinviato diverse volte e finalmente rifinito con un lungo lavoro di corridoio, le 19 presenze di maggioranza sono diventate 16: a quel punto la minoranza esce dall'aula e il consiglio rimane senza numero legale. Tutto rinviato quindi alla prossima seduta.
Per finire una nota di colore, lieto una volta tanto. Alle 16.30 il Consiglio è stato sospeso per 5 minuti allo scopo di brindare al matrimonio del consigliere Sergio Spina, capogruppo di Rifondazione, unitosi domenica scorsa alla compagna Laura con una cerimonia in Comune (officiata dal collega di partito e consigliere comunale Monteventi). Degno di nota lo "scarto" tra il tono un pò strumentale e talvolta "finto" che caratterizza molti rapporti tra noi colleghi del consiglio, e il momento umanamente sincero e autentico di "festa" creatosi a margine di un fatto in fondo molto "privato", ma che la vicinanza spontanea dei colleghi al "neo sposo" ha di fatto reso "pubblico", almeno tra i colleghi e gli assistenti del consiglio.
Seduta del 2 ottobre
Le domande di attualità in apertura sono dominate dal fatto del giorno, ovvero la rottura tra il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, e i vertici dell'ordine pubblico cittadino (questore e prefetto), ai quali ha fatto sapere - a mezzo stampa - di non condividere come hanno gestito la manifestazione "antagonista" di sabato scorso, e che quindi non parteciperà più al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza. Diversi consiglieri di minoranza cercano quindi di "stanare" la presidente Beatrice Draghetti sulla sua partecipazione o meno al Comitato dal quale il sindaco è uscito sbattendo la porta. La presidente dichiara che per lei non cambia nulla e continuerà a partecipare al Comitato, quando sarà convocata.
Dopo alcune interrogazioni e interpellanze, si votano due delibere: una relativa allo "schema di convenzione" tra la regione e gli enti locali sulla gestione dei servizi di E.Government, che viene approvata all'unanimità; la seconda, relativa ad una modifica regolamentare, viene approvata a maggioranza, con 22 voti a favore e 6 contrati.
Vengono poi presentati due ordini del giorno (uno di maggioranza, uno di minoranza) sulla feroce repressione in Birmania: un breve lavoro "di corridoio" consente però di presentare un testo unico e condiviso, che viene votato all'unanimità (28 a favore).
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