Andrea De Pasquale

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ottobre 2008

Seduta del 28 ottobre


Nella fase iniziale segnalo la risposta del vicepresidente Giacomo Venturi alla domanda di Sergio Caserta sulla notizia secondo la quale l'Unione Europea avrebbe bocciato il "road pricing" bolognese, ovvero la possibilità di stabilire un sovrapprezzo all'attraversamento autostradale del nostro territorio da parte dei mezzi pesanti, col quale finanziare il trasporto su ferro (e segnatamente il Servizio Ferroviario Metropolitano).

Venturi giudica non corretta l'interpretazione data dal ministro Matteoli alla posizione europea, e sostiene che esistono non solo margini interpretativi, ma esperienze in atto (le cosidette "eurovignette", le etichette adesive che si acquistano per attraversare determinati tratti autostradali, in Austria e in Svizzera) che sembrano rendere praticabile la strada del road pricing.

Due le delibere: una riguarda l'adesione alla proposta di Atto di indirizzo e coordinamento triennale 2009-2011 predisposto dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Bologna e dal Nuovo Circondario Imolese. La delibera viene approvata con 21 voti a favore e 5 contrari.

La seconda riguarda l'approvazione dell'atto costituivo del Sistema turistico locale (Stl) della provincia di Bologna, che viene approvata con 21 voti a favore e 5 astensioni.

Viene infine votato all'unanimità un ordine del giorno, proposto dal consigliere Finelli, che denunica il disagio creato in capo agli agricoltori dal decreto legistlativo n. 4 del 2008 in materia di smaltimento dei rifiuti agricoli, e chiede alla giunta di adoperarsi affinché vengano ripristinate le condizioni giuridico legislative per proseguire la positiva esperienza realizzato con l'accordo di programma per la corretta gestione dei rifiuti agricoli, approvato dal consiglio provinciale nel 1999.

Subito dopo, causa l'uscita dall'aula dei consiglieri di minoranza, il consiglio viene sospeso, proprio mentre ci accingevamo a discutere e votare un ordine del giorno di maggioranza che chiedeva al governo di ritirare o sospendere il decreto Gelmini sulla scuola.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 28-10-2008.pdf

Seduta del 21 ottobre


Seduta dedicata principalmente al dibattito in ordine al decreto Gelmini che interviene sull'assetto della scuola.

Nella sua introduzione l'assessore all'istruzione Paolo Rebaudengo esprime un appassionato ringraziamento ai manifestanti (studenti, genitori, docenti) "che hanno portato nelle strade un dibattito importante per il futuro dei nostri giovani, ma negato al Parlamento attraverso l'utilizzo dello fiducia". Afferma inoltre che le misure del governo vanno nella direzione esattamente contraria a quella che sarebbe auspicabile, e in proposito porta alcuni esempi. L'esempio dell'insuccesso scolastico, che richiederebbe un maggior sforzo e al quale invece si risponde con i tagli, e l'esempio dell'eliminazione dei docenti specialisti, che svuoterebbe le ore di laboratorio, a danno proprio di quelle scuole (professionali) dove il tasso di abbandono sfiora il 50%. Rebaudengo conclude quindi - in maniera un po' enfatica - citando Eschilo ed accostando il movimento di protesta alla figura mitologica di Prometeo.

Segue il dibattito, che ripercorre binari logori e tanto divergenti e inconciliabili che disorienterebbero qualsiasi marziano che volesse farsi un'idea del punto in discussione ascoltando gli interventi in assemblea.

Parliamo infatti di qualcosa che viene rispettivamente definito "disegno di inciviltà che non ha precedenti negli ultimi 150 anni" (Giovanni Venturi, PDCI), oppure "novità che ci vedono completamene favorevoli...  per riportare la scuola a un livello europeo. (...) Una filosofia che ci piace, che facciamo nostra, vuol dire ripristinare la scala dei valori, la meritocrazia, la competitività, quel senso di dovere e di responsabilità e di civicità che assieme all'insegnamento dell'educazione civica è uno degli obiettivi di questa riforma" (Claudia Rubini, AN).

Quattro le delibere. Una recepisce i contenuti del Piano provinciale della mobilità (Pmp), variando conseguentemente il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), con modifica del rango funzionale di alcune strade provinciali al fine di rendere coerente l’intero sistema dell’accessibilità con le variazioni sopraggiunte negli ultimi anni. In particolare: la Tangenziale di Bologna viene estesa ad Est dell’attuale casello di San Lazzaro fino alla prevista barriera di Ponte Rizzoli, andando pertanto a comprendere anche i due tratti, Nord (prevista) e Sud (esistente), di Complanare; il tratto della ex A1, dal nuovo casello di Sasso Marconi all’innesto con la Nuova statale 64 “Porrettana”, viene previsto come “rete di base di interesse regionale”, in quanto svolge un ruolo di collegamento con la rete autostradale; anche la strada provinciale 65 “della Futa” viene innalzata da “viabilità intercomunale” a “rete di base di interesse regionale”, analogamente al tratto della provinciale 6 “Zenzalino” (dalla provinciale 3 “Trasversale di pianura” alla 253 “San Vitale”) che passa dal rango di “viabilità extraurbana secondaria di rilievo intercomunale” a “rete di base di interesse regionale”; al contrario, in coerenza con la scelta di potenziare il collegamento Bologna-Imola con la quarta corsia autostradale, e con le previsioni del Piano regionale dei trasporti (Prit), il tratto di via Emilia Levante da Imola a Castel San Pietro e per la tangenziale di Imola viene declassata a “rete di base di interesse regionale”. Infine l'ultima modifica al Ptcp riguarda l’individuazione di due nuovi possibili caselli autostradali da sottoporre a studio di fattibilità nei Comuni di Bentivoglio e San Benedetto Val di Sambro. La delibera viene approvata con 18 voti a favore (Pd, Sd, Pdci) e 5 contrari (Fi e An).

Vengono quindi approvate all'unanimità due delibere riguardanti le modifiche ai regolamenti per il conseguimento dell'idoneità professionale di trasportatore su strada di merci conto terzi e di viaggiatori, e quella di consulente per la circolazione dei mezzi di trasporto, già affrontate nella IV Commissione del 16 ottobre. Le modifiche si sono rese necessarie anche a causa del calo di risorse e personale nel Servizio amministrativo pianificazione territoriale.

Viene infine approvata con 19 voti a favore e 7 contrari la delibera relativa alle linee di indirizzo di programmazione provinciale degli interventi per lo sviluppo dei servizi educativi rivolti ai bambini in età 0-3 anni.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 21-10-2008.pdf

Seduta del 17 ottobre


Seduta convocata in via straordinaria di venerdì, a recupero di quella (mancata) di martedì 14, saltata per la contemporanea assemblea dell'UPI (Unione Province Italiane) a Torino.

L'assemblea, piuttosto breve (dalle 14.30 alle 17.30) si occupa di diverse domande di attualità e di un'unica delibera, relativa alla proroga degli indirizzi triennali per interventi di qualificazione e miglioramento delle suole dell'infanzia.

La delibera viene approvata con 19 voti a favore, 5 astenuti (FI) e 3 contrari (AN).
Per saperne di più: Verbale Consiglio 17-10-2008.pdf

Seduta del 7 ottobre


In apertura il presidente del consiglio Cevenini ricorda la scomparsa della piccola Giuditta, bimba di nemmeno un anno figlia di Davide Bergamini, addetto stampa della Provincia.

Segue la comunicazione da parte della presidente della provincia Beatrice Draghetti a proposito delle dimissioni dell'assessora Giuseppina Tedde, fuoriuscita dalla giunta in quanto esponente del partito della Rifondazione Comunista, le cui deleghe sono state riassegnate rispettivamente all'assessore Alvergna per quanto riguarda il Provveditorato, e all'assessore Benuzzi per quanto riguarda l'Ediliza e il Patrimonio.

Segue il dibattito, tanto lungo quanto scontato, richiesto dalle minoranza sulla situazione della maggioranza in Provincia.

Il dibattito è accompagnato dalla protesta dei lavoratori precari licenziati (o prossimi al licenziamento) dell'Ente provincia, che espongono cartelloni e che vengono invitati dal presidente Cevenini a rimuoverli. A un certo punto la seduta viene sospesa per consentire un incontro tra una rappresentanza dei precari e i capigruppo del Consiglio provinciale.

Esaurito il rito del dibattito (nel quale l'opposizione invoca ovviamente le dimissioni della giunta, e la maggioranza invece la difende), si passa (ormai verso sera) alle "dichiarazioni di apertura", tra cui segnalo quella del collega Mattioli (PD) critico verso i provvedimenti del ministro Gelmini sulla scuola.

Non ci sono delibere. L'unico ordine del giorno, presentato dal collega Finelli (PD) e relativo al sostegno al museo Fantini di Monterenzio (che raccoglie reperti etruschi e celtici) viene approvato all'unanimità.
Per saperne di più: Verbale Consiglio 07-10-2008.pdf
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