settembre 2004

Commissione straordinaria, congiunta con la III e la VI, sulle politiche gestionali della fauna ungulata (cinghiali). Non ho potuto essere presente per impegni di lavoro.

Commissione straordinaria, congiunta con la I, su fusione AGEA - HERA. In pratica, HERA acquisisce e incorpora la municipalizzata di Ferrara. Ci dicono che il processo di accorpamento delle aziende di servizio ex comunali sia una direzione obbligata, se non si vuole cedere spazio e mercato ad operatori esteri. Certo, piuttosto che una multinazionale tedesca, meglio trattare con una azienda che ha testa e interessi sul territorio. Ma resta il dubbio che ai cittadini, ovvero agli utenti, non ne vengano particolari vantaggi.

La seduta inizia con la programmazione dei lavori, e prosegue in seduta congiunta con il Comitato Consultivo Provinciale (organo di consulenza della giunta), che ci ha presentato una variante urbanistica riguardante il comune di Calderara di Reno. Si tratta di una urbanizzazione molto consistente, che riguarda un'area di ben 21 ettari (210.000 mq), sulla quale si prevede una edificazione con indice dello 0,20 (ovvero 42.000 mq di superficie utile), di cui 40.000 mq di uso residenziale (pari a circa 530 unità abitative), e 2.000 di uso direzionale. 1/3 della quota residenziale verrebbe ceduta alll'amministrazione comunale. Le osservazioni dei consiglieri hanno riguardato soprattutto la necessità che una scelta di edificazione di tali dimensioni sia legata ad una pianificazione sovracomunale. Ho chiesto se esista una fermata del Servizio Ferroviario Metropolitano vicina al nuovo insediamento (capace di generare oltre 1.000 nuovi veicoli al giorno, visto che ogni nuovo appartamento porta mediamente 2 veicoli), e mi è stato risposto che quella del Bargellino dista circa 1 km. Questo per verificare la coerenza con uno dei principi cardine del PTCP provinciale (espansione residenziale solo intorno ai centri serviti dalle stazioni del SFM).

La seduta è dedicata all'approfondimento delle relazioni tra passante autostradale nord e Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Emerge come la soluzione "passante" non derivi da un approccio meramente trasportistico al problema di Bologna, ma da un più ampio studio sulle problematiche insediative e sugli equilibri del territorio.

La seduta e' deidicata alla modifica al regolamento del Comitato Tecnico Scientifico per l'approfondimento delle soluzioni indicate dallo studio di fattibilità relativamente al nodo autostrade-tangenziale di Bologna (vedi Consiglio del 7 settembre). In pratica si stabilisce il 31 ottobre come termine dei lavori del Comitato, al fine di non pregiudicare la disponibilita' di finanziamenti nazionali. Il Comitato pero', che avrebbe dovuto essere nominato la scorsa primavera, verra' nominato solo in questi giorni, da cui alcune comprensibili (e non immotivate) critiche.